Dopo la disputa delle prime final four di Supercoppa italiana in Arabia Saudita, il presidente della Lega calcio di Serie A si dice pronto a spostare all’estero tutte le partite di una giornata di campionato
Il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, ha parlato da Riyad, durante il Social Football Summit. Diversi temi toccati, dalla finale di Supercoppa tra Inter e Napoli al Decreto Crescita, ma anche della possibilità di esportare il prodotto Serie A all’estero. Un esperimento mai tentato da nessun’ altra federazione di calcio e che comunque dovrebbe avere prima il benestare di FIFA e UEFA.
La prima edizione della Supercoppa Italiana con la nuova formula a quattro squadre è andata in archivio e, a parte forse ai vincitori, non è piaciuta proprio a nessuno, anche perchè ha costretto a rinviare ben quattro partite di campionato che ora dovranno essere recuperate con conseguente ingolfamento del calendario, proprio nel momento in cui stanno tornando le partite delle coppe europee.
Una proposta sconvolgente
Lorenzo Casini, presidente della Lega calcio, ospite del Riyad Social Forum Summit, iniziativa organizzata nella capitale araba in occasione delle final four di Supercoppa italiana, ha tirato la bomba. “Giocheremo un’intera giornata di serie A all’estero, stiamo valutando come e dove riuscirci”. Una proposta semplicemente sconvolgente che potrebbe destabilizzare definitivamente la passione per lo sport più popolare in Italia continuamente minato da decisioni strane e cervellotiche, fatte soltanto nel nome del Dio denaro e dei diritti televisivi da vendere al massimo del prezzo. “Giocare quindi un’intera giornata di Serie A all’estero, “come ha fatto l’Nba. Portare tutte le dieci partite del campionato in un altro Paese, magari proprio l’Arabia, che per il calcio diventato un Paese di riferimento già da diversi anni”, ha continuato il presidente di Lega, senza considerare che le stesse tifoserie interessate hanno fatto registrare la loro totale assenza nella supercoppa giocata in Arabia in segno di protesta. “È una cosa che stiamo valutando, con pro e contro. Il primo, ovvio, è relativo ai tifosi che potrebbero perdere una giornata. Il luogo sarebbe da determinare. Tra l’altro al momento non sarebbe possibile senza autorizzazione di FIFA e UEFA”, ha aggiunto ancora Casini.
Il successo della manifestazione
D’altronde è piaciuta davvero poco anche questa trasferta forza di ben quattro squadre in Arabia, ma il presidente di Lega difende la scelta. “Esportare questa competizione è un tentativo iniziato già negli anni ’90 con la prima partita a Washington. l’Arabia Saudita è diventato un Paese di riferimento, già diversi anni fa e guardando quello che il Paese sta facendo in prospettiva di Expo 2030 e dei Mondiali 2032 era un momento importante esserci. Come Serie A, non chiediamo solo al mercato arabo. C’è la possibilità di creare visibilità e relazioni non solo commerciali ma che diventano diplomatiche. Il mercato arabo ci chiede quello che mi pare sia avvenuto: portare la tradizione, la notorietà e il talento del calcio italiano”. Sul meccanismo delle Final Four le idee sembrano chiare, anche se ancora più bizzarre. “Le società dicono di essere molto soddisfatte, è la prima volta che sperimentiamo questo format e siamo soddisfatti. In futuro pensiamo agli Stati Uniti come luogo in cui andare. Poi c’è l’India dove non andremo a giocare a cricket, ma è un mondo nuovo e abbiamo avuto lì un campione come Del Piero che ci ha provato a giocare. In assemblea non ne abbiamo ancora parlato. Non escluderei l’Italia dove poter sperimentare nuove location per le Final Four”.