L’ex calciatore di Serie A non le manda a dire a pochi giorni dal processo che lo vede protagonista e condannato: non sono mancate le polemiche
Se il suo obiettivo era quello di far scatenare non poche polemiche allora si può tranquillamente dire che ci è riuscito. Una vecchia conoscenza della Serie A, tra pochissimi giorni, dovrà affrontare un processo che lo vede protagonista. Ovviamente non in positivo visto che è accusato di violenza carnale nei confronti di una ragazza. L’ex calciatore del Milan, Robinho, rompe il silenzio e lo fa attraverso una intervista che ha rilasciato ai microfoni di “RecordTV“.
L’ex fantasista brasiliano, a pochi giorni dal processo che si terrà proprio nel suo Paese, ha vuotato il sacco ed ha voluto associare ad episodi di razzismo la sua condanna per stupro in Italia. Queste sono alcune delle sue parole in merito: “Se le accuse fossero contro un italiano bianco, di sicuro sarebbe andata diversamente. Con la quantità di prove che ho, non sarei condannato“.
Ex Serie A, senti Robinho: “Condannato perché non sono un italiano bianco”
Nella giornata di domani, mercoledì 20 marzo, il Supremo Tribunale di Giustizia (la nostra Cassazione) brasiliano deciderà se omologare la sentenza italiana e far scontare la pena all’ex calciatore in Brasile. Ricordiamo che è stato condannato a 9 anni. Nel corso dell’intervista l’ex Manchester City e Real Madrid ha rivelato di aver avuto una breve relazione con una donna. La stessa che lo ha accusato di violenza carnale.
Non solo: ha aggiunto che era stata “consensuale“. Lo stesso brasiliano ha ammesso che è stato un tipo di rapporto superficiale e veloce. Ci sarebbero stati solamente dei baci, poi l’ex calciatore è andato via. Precisa che in nessun momento lo ha respinto né tantomeno chiedere di fermarsi né altro. Anche perché non erano da soli visto che, in quel locale, erano presenti altre persone.
Finita qui? Neanche per sogno visto che, sempre in riferimento a questa ragazza, ha aggiunto: “Quando ho visto che voleva continuare con altri ragazzi me ne sono tornato a casa. E’ stato un rapporto consensuale. Avrei potuto anche negarlo, ma per il semplice fatto che il mio Dna non è presente. Ci tengo a ribadire che non sono assolutamente un bugiardo” ha concluso Robinho.