Corapi: “Ludopatia è dramma sociale, calciatori da aiutare”

 

Il mental coach ha parlato dello scandalo del calcioscommesse in esclusiva a Cityrumors.it: “Per i giocatori può essere una salvezza”

Uno scandalo che ha travolto e sta travolgendo il calcio italiano, un problema che rischia di condizionare pesantemente il campionato in corso e, soprattutto, la vita dei calciatori coinvolti. Sul tema del calcioscommesse, dalla possibile origine alle probabili conseguenze, parla il noto mental coach Sandro Corapi in esclusiva ai microfoni di Cityrumors.it: “Partiamo dal presupposto fondamentale che la ludopatia è una vera e propria malattia. Si inizia prima per scherzo, e questo non riguarda solamente il calciatore. In termini numerici il 43% della popolazione maschile in età adulta maschile gioca, il 29% per quanto riguarda l’universo femminile. Nel 2021 sono stati aperti 12.500 conti gioco. Questa è una vera e propria piaga sociale, che comprende tutte le categorie professionali. Dalla casalinga, all’imprenditore, allo sportivo. Si parla del calciatore perché fa audience, ma è una piaga sociale che comprende tutti. Chi ne è affetto spende tutti i propri soldi pur di giocare, un dramma sociale. Dovrebbero entrare in gioco le istituzioni“.

Ludopatia, piaga sociale
I rischi del problema della ludopatia – Cityrumors.it

Sandro Corapi parla poi nel dettaglio di come nasca nei calciatori il desiderio di giocare: “Tutto nasce dalla facilità delle giocate. Prima ti dovevi recare in sede e giocare, ora puoi fare tutto comodamente da smartphone. Poi va aggiunta la pubblicità che c’è, lo spirito di emulazione che può essere verso il collega di turno. Il calciatore nello specifico vede il compagno che gioca e magari per scherzo o per provare qualcosa di nuovo, è stimolato a iniziare. E quando lo fa, o si ferma subito, o incomincia ad attivare il neurotrasmettitore della dopamina, che fa provare una sensazione di piacere. A quel punto il tuo cervello inizia a richiederne ancora, fino a che non degenera in un vero e proprio vizio che si tramuta in una malattia“.

Sandro Corapi sul tema del calcioscommesse

Ecco perché per i calciatori che sono coinvolti, in fondo, la scoperta di quello che accadeva può essere vista in ottica positiva: “Per chi è stato accusato è una salvezza. Un vizio così forte può essere eliminato per piacere di ottenere o per paura di perdere. In questo caso si tratterebbe per i giocatori coinvolti di perdere il sogno della propria vita. Una ripercussione emotiva molto forte ed per questo che per loro può rappresentare una salvezza, dal momento che potranno avvicinarsi a un percorso di miglioramento e di cura“.

Niccolò Fagioli della Juventus
Niccolò Fagioli, il primo dei nomi usciti sul tema del calcioscommesse (Ansa) – Cityrumors.it

Anche perché i protagonisti sono tutti ragazzi molto giovani: “Non è un caso. I giovani, soprattutto i calciatori, passano moltissimo tempo sui social, mediamente dalle 7 alle 10 ore al giorno, anche tra i professionisti che seguo. In alcuni casi dipende dai valori che gli sono stati inculcati a livello familiare. Bisogna spingere i ragazzi a stare lontani da questa situazione“.

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