Dani Alves, arrivata la sentenza che riguarda il calciatore: adesso sono guai
La notizia è di pochi minuti fa e riguarda uno dei terzini destri più forti della storia del calcio come Dani Alves. Questa volta, però, lo sport non c’entra assolutamente nulla. Il calciatore, infatti, nei mesi scorsi è stato indagato per stupro nei confronti di una ragazza. Il tribunale della sezione 12 dell’Audiencia de Barcellona, composta da tre magistrati, ha condannato il brasiliano a quattro anni e mezzo di carcere per violenza sessuale.
Questa mattina era presente in tribunale lo stesso calciatore accompagnato dal suo avvocato, Ines Guardiola. Presenti anche il pubblico ministero, Elisabet Jimenez e l’accusa Ester Garcia. L’ex Barcellona, Juventus e Paris Saint Germain ha appreso, in prima persona, la notizia della condanna nelle prime ore del mattino.
Dani Alves, condannato per quattro anni e mezzo per stupro
Subito dopo la decisione presa dall’Alta Corte della città catalana la difesa del difensore brasiliano può ancora appellarsi alla Corte di Giustizia della Catalogna. Nel caso in cui il verdetto non dovesse essere dei migliori lo presenteranno alla Corte Suprema. Fino a questo momento la liberazione provvisoria è stata negata dal tribunale. Motivo? A causa dell’alto rischio di fuga del giocatore.
Era il 20 dicembre del 2022 quando, in una discoteca di Barcellona, pochi giorni dopo la fine della Coppa del Mondo in Qatar (con cui aveva partecipato insieme alla Selecao) il calciatore avrebbe violentato una ragazza. Quest’ultima, 23 anni, aveva annunciato che a molestarla sessualmente sarebbe stato proprio il campione brasiliano. La violenza sarebbe avvenuta nei bagni del noto locale “Sutton Club”, ma su base consensuale. Il calciatore avrebbe toccato, più volte, le parti intime della ragazza.
Tanto è vero che con le dichiarazioni sia della stessa vittima, ma anche di alcuni testimoni che avrebbero visto la scena, la sezione 21 della Corte confermò l’accusa contro l’atleta. Oltre alle dichiarazioni è stata presa in considerazione anche la perizia: prove a dir poco sufficienti per il rinvio a giudizio per il reato di violenza sessuale (datato 14 novembre dello scorso anno). Fino a questo momento, però, non sono state rilasciate dichiarazioni da parte dello stesso Dani Alves e nemmeno dalla Difesa che continuerà la propria battaglia per difendere il loro assistito da questa gravissima accusa.