Frankie Dettori, il fantino da 3500 vittorie, decide di fermarsi all’età di 53 anni. Ed è proprio il diretto interessato a spiegare a ‘Il Messaggero’ il motivo di questa scelta.
Lanfranco ‘Frankie’ Dettori è vicino all’ennesimo traguardo della sua lunga carriera, ma questa volta non lo rivedremo più in sella ad un cavallo almeno nelle gare. Il fantino da 3500 vittorie, infatti, ha deciso di ritirarsi per iniziare a godersi un po’ di più la famiglia.
Ed è proprio Dettori in un’intervista a Il Messaggero a spiegare quali sono i motivi che lo hanno portato ad appendere la frusta al chiodo: “Ero ad una partita di Champions e ho visto Ronaldo in panchina. Mi sono detto di non voler finire così, di non sentirmi in quel modo. Poi c’è da considerare l’età e anche l’incognita dell’infortuni. Senza dimenticare che c’è un momento di cambio di guardia del trainer. Loro sono più giovani di me di 25 anni e facciamo davvero fatica a capirci. Ora andrò a sciare a Cervinia con tutti i miei figli“.
“Vi svelo il segreto di questo sport”
In molti si chiedono il segreto per vincere queste cose e Dettori lo svela al quotidiano italiano: “In Inghilterra i primi anni ho avuto un allenatore che mi dava sempre sfide complicate con cavalli che mi mettevano in difficoltà. Io non capivo il perché e lui mi spiegava che dovevo trovare la chiave perché tutti i cavalli sono diversi. E il vero segreto del mestiere è proprio questo: il resto te lo possono insegnare, ma prima si deve trovare il linguaggio giusto per ‘parlare’ con il cavallo“.
“Non per niente – spiega ancora il fantino – il cavallo fa miracolo con persone non vedenti e non udenti e con i disabili. Ha una sorta di sesto senso. Devi essere un tutt’uno con lui, il resto poi viene insegnato“.
“Ecco la mia vittoria più bella”
Questa intervista è anche l’occasione per Dettori di parlare della sua vittoria più bella: “Di certo il 7 su 7 di Ascot. Un risultato che mi ha reso immortale e ancora oggi non so come sia successo. Della quinta corsa, per esempio, non mi ricordo niente, ero in trance. Significa che il cervello era pieno di cose che non riusciva più a funzionare“.