C’è una nuova disciplina che, arrivata dalla Francia, sta letteralmente facendo impazzire gli americani, sempre pronti alle innovazioni e a trovare nuovi modi per fare attività fisica
Il World Chase Tag è l’evoluzione, spericolata, di uno dei giochi più praticati dai bambini di tutto il mondo: “l”acchiapparella”, miscelata a evoluzioni acrobatiche che invece riportano alla disciplina molto più moderna del parkour. Di solito il gioco è sinonimo di infanzia, ma ultimamente gli americani hanno avuto l’idea di trasformarlo in uno sport vero e proprio e ora la sua popolarità sta contagiando tutti.
Disciplina nata in Francia negli anni ‘80 che unisce agilità, capacità acrobatiche in un contesto urbano, ma trasformato in un gioco a squadre in Gran Bretagna nel 2012, è diventato molto popolare negli Stati Uniti, al punto che i campionati attraggono migliaia di spettatori, oltre a centinaia di nuovi praticanti settimana dopo settimana.
Uno sport per tornare bambini
Alzi la mano chi da piccolo non ha giocato almeno una volta ad “acchiapparella”? Uno di quei classici giochi di quando eravamo bambini che si praticavano tranquillamento nei cortili e nelle piazze delle nostre città o dei nostri paesi, al riparo dalle tante distrazioni del giorno d’oggi, data la totale assenza di smartphone o playstation varie. Ci si divideva in due squadre e poi si correva fino a “toccare” l’avversario e dichiararlo prigioniero. Negli Stati Uniti, mutuando questo gioco della nostra infanzia, sta spopolando una disciplina a metà tra sport e divertimento che prende proprio spunto dal dover inseguire un avversario che invece farà di tutto per scappare e non farsi mai prendere. Tutto però immerso in un teatro di gara pieno di ostacoli e difficoltà che fa venire in mente il parkour per le acrobazie e i balzi che costringe e fare. E’ il caso del World Chase Tag che, giorno dopo giorno, sta trovando sempre più appassionati al di là dell’oceano, sempre molto sensibili all’innovazione e alla scoperta di nuovi modi per fare spettacolo.
Riflessi e acrobazie
Ad avere l’idea però sono stati un padre e un figlio inglesi, Christian and Damien Devaux, che vivono a pochi chilometri da Londra. Nel 2014, dopo aver ottenuto il brevetto per lo sport, padre e figlio organizzarono la prima sessione a Hyde Park, nel cuore di Londra, mentre l’anno successivo lo nominarono definitivamente ‘Chase Tag’ e realizzarono il primo percorso. Le regole sono molto semplici e si rifanno al gioco di tutti i bambini con l’aggiunta di elementi del parkour. C’è un inseguitore e un inseguito. Il primo deve toccare il secondo con la mano. Il secondo, oltre a non farsi ‘acchiappare’, non deve uscire dal percorso, disseminato di ostacoli. Si gioca uno contro uno o si gioca a squadre, composte da cinque o sei atleti, a seconda del torneo, ma il “round” è sempre uno contro uno: uno cerca di scappare e uno cerca di toccarlo o “taggarlo”. All’interno del “campo da gioco” ci sono vari ostacoli. Ogni volta che “l’evasore” riesce a non farsi prendere guadagna un punto. L’atleta che vince rimane come evasore mentre quello che perde viene sostituito da un compagno.
Alla fine, la partita la vince la squadra che ha fatto meglio nei 16 inseguimenti. E’ uno sport dove ci si può sbizzarrire facendo salti e acrobazie di tutti i tipi perchè il terreno di gioco è disseminato di numerosi ostacoli, infatti chi ha provato il parkour si è riconosciuto molto nella nuova disciplina. Negli Stati Uniti è letteralmente esploso come disciplina sportiva tanto che vari network televisivi americani, come Yes e Nbcsn, trasmettono le dirette come fossero partite di basket o football, tutte con un grande seguito di spettatori.