La recente sentenza ridisegna la classifica: il direttore di gara ha ammesso il grave errore commesso durante la partita
Negli ultimi mesi, soprattutto nei campionati cosiddetti minori (come ad esempio quelli facenti parte della Lega Nazionale Dilettanti), abbiamo più volte avuto a che fare con questioni molto delicate con protagonisti i fischietti di turno. Aggressioni sia fisiche che psicologiche, fischi di matrice razzista e sessista e chi ne ha più ne metta.
Ma un ultimo caso inverte per un momento questa triste tendenza: la Corte d’Appello Federale della FIGC, in una recente e attesa sentenza, ha dato clamorosamente ragione al club messo sotto inchiesta e di conseguenza quest’ultimo ha ricevuto indietro i punti di penalizzazione
Un caso a dir poco enigmatico, risoltosi pochi giorni fa grazie all’intervento della Corte della FIGC che ha ribaltato la precedente sentenza del Giudice Sportivo.
Seconda Categoria, tolta squalifica e penalizzazione: classifica cambia
Gli appassionati della Seconda Categoria umbra, e più in particolare i tifosi di Taulantet e Promano, ricorderanno molto bene quanto accadde lo scorso 25 ottobre, all’indomani della sfida tra le due compagini della provincia di Perugia: poche ore dopo il triplice fischio della concitata gara, uno dei dirigenti della squadra ospite, Mirko Calderini, fu inibito dalle attività sportive fino al 2027 da un provvedimento del giudice sportivo.
Il motivo? Aver picchiato violentemente il direttore di gara mentre quest’ultimo era intento a discutere con l’allenatore del Taulentet. A causa delle percosse ricevute, il fischietto fu ricoverato d’urgenza presso il Pronto Soccorso cittadino e gli furono prescritti diversi farmaci a causa di forti dolori al collo.
Questa fu la versione del Giudice Sportivo che, non a caso, punì sia Calderini che la società Promano, tramite due punti di penalizzazione in classifica. Ebbene, nelle ultime ore il club perugino di Seconda Categoria può cantare vittoria: la Corte d’Appello della Federcalcio italiana ha infatti accettato il ricorso presentato dal club e i giudici non solo hanno restituito i punti in classifica, ma anche fatto luce su quanto era accaduto.
In poche parole, l’arbitro aveva commesso un errore madornale: a picchiarlo violentemente non fu il dirigente umbro, bensì un semplice tifoso della Promano identificato con il nome di Luca Barbari.
Con la restituzione dei due punti, la Promano scavalca la Don Bosco e acciuffa al sesto posto in classifica la Madonna Alta F. Di Cavallo a quota 23 punti. Una grande soddisfazione per club e tifosi.