Mirco Di Tora, ex nuotatore, in esclusiva ai nostri microfoni sull’oro conquistato da Thomas Ceccon: “Una grande soddisfazione per i nostri colori”.
Thomas Ceccon è entrato nella storia con l’oro olimpico nei 100 dorso. Una prima medaglia per l’Italia in questa specialità, ma soprattutto la consacrazione del veneto, detentore già del titolo e primato mondiale su questa distanza. Ma in futuro il classe 2001 vuole provare a battere record su record e magari provare a portare a casa podi in specialità differenze.
Di questo ne abbiamo parlato in esclusiva con uno che il nuoto italiano lo conosce molto bene come Mirco Di Tora. L’ex azzurro in carriera ha ottenuto un tre titolo europei (due in vasca corta ndr) oltre che naturalmente ex detentore dei record italiani nei 50 e 100 dorso.
Di Tora su Ceccon: “Thomas è sempre stato bravo a gestirsi”
Mirco Di Tora, Ceccon è riuscito a sfatare un tabù importante per il nuoto italiano. Una soddisfazione importante per il movimento.
“Quello di Ceccon è il primo oro olimpico nel dorso italiano. Una grande soddisfazione per tutto il movimento, ma possiamo parlare di un risultato che era nell’aria più di quanto non fosse il possibile successo di Nicolò Martinenghi. La vittoria di Tete è stata quasi inaspettata“.
Si può parlare di gara gestita da vero campione da parte di Thomas. Primi 25 metri in controllo e ultima vasca dove ha fatto la differenza.
“Thomas è sempre stato bravo a gestire se stesso fin da ragazzino. Ha piena consapevolezza di ciò che fa in acqua e questo non deve trarre in inganno i meno esperti. Ceccon non sottovaluta mai la situazione“.
È un Ceccon maturato molto rispetto al passato. Potrà magari nei prossimi anni riuscire a vincere più ori in diverse distanze?
“Sicuramente ci sono capacità e anche la volontà di poter raggiungere questi risultati. E lo ha lasciato intendere a caldo subito dopo la vittoria dell’oro olimpico“.
Ceccon, Martinenghi e non solo. È questa la nazionale più forte di sempre?
“Posso dire di sì. Questa nazionali ha grandi punti, ma alle spalle c’è un livello medio decisamente alto che consente di essere molto competitivi“.
Come giudichi fin qui l’Olimpiade azzurra? Ti aspettavi qualcosa di più da qualcuno oppure tutto secondo le aspettative della vigilia?
“Per ora si sta rivelando una spedizione magnifica. Una cosa è certa: non dobbiamo porci limiti perché questi ragazzi hanno dimostrato di essere in grado di sorprendere, ma anche di esaltarsi a vicenda“.