Diego Nargiso in esclusiva ai nostri microfoni: “Berrettini sta dimostrando di essere finalmente tornato. Olimpiadi? Sinner e non solo. L’Italia ha diverse carte”.
Prosegue il momento d’oro dell’Italia del tennis. La semifinale di Musetti a Wimbledon e la vittoria di Berrettini a Gstaad sembrano essere semplicemente l’antipasto di quello che potrà avvenire tra qualche giorno a Parigi. Le Olimpiadi sono alle porte e l’Italia si presenta con diverse carte per regalarsi almeno una medaglia.
Noi del successo di Berrettini in Svizzera, ma anche con quali ambizioni arrivano gli azzurri in Francia ne abbiamo parlato in esclusiva con l’ex tennista Diego Nargiso.
Diego Nargiso, partiamo da Berrettini. Una vittoria importante soprattutto dal punto di vista morale.
“Matteo ha vinto un torneo importante dove ha battuto in semifinale un top 10 come Tsitsipas. Ha dimostrato di essere nuovamente pronto e di avere le carte in regola per poter lottare e vincere. Quando non è infortunato i segnali sono assolutamente importante. Contro è sempre complicato giocarci e se sta bene fisicamente riesce sempre a fare la differenza. Ora è rientrato nei primi 50 e sono certo che continuerà a scalare la classifica. L’unico punto interrogativo sono gli infortuni, altrimenti è davvero un tennista pericoloso da affrontare“.
Da parte di Matteo un messaggio importante anche in vista della Coppa Davis.
“Secondo me non ha bisogno di messaggi Volandri. Matteo ha dimostrato un grande attaccamento a questa nazionale. Lo ha dimostrato non solo sul campo, ma anche quando è andato in condizioni non buone per stare vicino alla squadra. Penso che Berrettini sia a tutti gli effetti un membro fondamentale perché è stato il leader del nostro tennis prima di Sinner. Ha fatto la storia, è andato a giocare il Masters come primo italiano nell’era Open. Fino a quando è stato bene noi avevamo due grandi protagonisti nel tennis mondiale e sono certo che si sarebbero giocati i tornei più importanti. Poi è incappato in questi problemi fisici che hanno bloccato la sua crescita. Ma ora sta tornando“.
Berrettini non ci sarà alle Olimpiadi. Oltre al singolare maschile e femminile, la coppia Sinner-Musetti potrà puntare alla medaglia?
“Innanzitutto oltre a Sinner e un grande Musetti, entrato tra le teste di serie, abbiamo anche Bolelli-Vavassori. Per Lorenzo è un traguardo importante quello detto prima perché significa che fino agli ottavi non incontrerà un giocatore top. Una buona chance da sfruttare poi naturalmente l’ultima parola spetterà al campo. Anche Sinner e Musetti sono una coppia che può fare bene. Sulla terra i singolaristi possono dire la loro anche nel doppio essendo una superficie molto particolare. Lorenzo e Jannik hanno le possibilità di andare a medaglia“.
Le Olimpiadi si giocano al meglio dei tre set. Un vantaggio per Jannik?
“Sì e no. Credo che sui cinque i valori assoluti alla fine vengano fuori. Sui tre magari ci può stare la giornata storta. Credo che Sinner sia il grande favorito insieme ad Alcaraz e a Djokovic per la medaglia. Occhio a Zverev, Tsitsipas, Medvedev, Ruud e Rune che su questa superficie possono fare bene, ma i primi tre partono un grandino sopra. Naturalmente anche Musetti si potrà buttare dentro“.
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