Fabio Scozzoli, ex nuotatore e per quattro anni capitano della nazionale italiana, in esclusiva ai nostri microfoni sull’oro conquistato da Martinenghi.
Il primo oro di questi Giochi Olimpici per l’Italia è arrivato da Nicolò Martinenghi. Chi conosce molto bene Tete (così è chiamato da amici e compagni di nazionale) è sicuramente Fabio Scozzoli. I due si sono sfidati molte volte ai campionati italiani, ma anche condiviso esperienze molto importanti a livello internazionale.
E noi Scozzoli, dal 2019 fino al suo ritiro capitano della nazionale italiana di nuoto, lo abbiamo sentito in esclusiva proprio per commentare con lui l’impresa compiuta da Martinenghi a Parigi.
Scozzoli: “Negli appuntamenti importanti Martinenghi c’è sempre”
Fabio Scozzoli, ti aspettavi l’oro di Nicolò Martinenghi?
“Prima che iniziassero le Olimpiadi no. Semplicemente perché il cinese Qin Haiyang lo scorso anno ha fatto vedere cose incredibili. Se fosse stato quello, come in passato lo era Peaty, non ce ne sarebbe stato per nessuno. Alle medaglie me lo sarei aspettato e lo anche dichiarato più volte. Lui negli appuntamenti e quando bisogna mettere la mano c’è sempre. L’occasione si è presentata e Martinenghi, da agonista, ha colto l’occasione“.
Una finale senza errori da Martinenghi. Le difficoltà avute nelle batterie e in semifinale lo hanno aiutato?
“Io non credo che abbia avuto grandi difficoltà nelle batterie e in semifinale. Sinceramente per come l’ho visto nuotare mi è sembrato che stava gestendo come ha sempre fatto negli ultimi anni. Diciamo ha sviluppato una consapevolezza di se stesso e di quello che è in grado di fare come è giusto che sia in un atleta maturo e del suo livello. Questo gli permette di gestire le batterie e le semifinali allo stesso modo cercando di risparmiare le energie. Lo dimostra il fatto che la finale è stata affrontata in un modo completamente differente con un passaggio più aggressivo per vincere la gara“.
Martinenghi, Viberti, Cerasuolo e non solo. Possiamo dire che la rana italiana sta vivendo un ottimo momento?
“Assolutamente sì. Stiamo vivendo un ottimo momento. Io a questi nomi aggiungere anche Poggio. Direi negli ultimi 10-15 anni nella rana diciamo la nostra. Se dopo Fioravanti c’era stato un buco, adesso siamo al top a livello mondiale. Oltre a livello maschile, anche a quello femminile“.
Scozzoli: “Complimenti a Ceccon per quello che ha fatto”
I due ori di Martinenghi e Ceccon confermano che questa è forse la nazionale più forte di sempre?
“Sì, senza dubbio. Sono completamente d’accordo. Viviamo di questi talenti, ma anche di un livello medio che si è alzato in maniera pazzesca. Lo dimostrerà la fine della settimana. Andremo a casa non solo con le medaglie che abbiamo già preso, ma con le finali e le semifinali che ad una Olimpiade non sono regalate. Tutti arrivano ai Giochi per fare il massimo del ciclo olimpico e avere uno standard prestativo medio così alto dimostra che questa per qualità e profondità della rosa è la nazionale più forte di sempre“.
Chiudiamo con un giudizio complessivo fin qui dell’Italnuoto alle Olimpiadi. Ti aspettavi qualche risultato diverso oppure siamo in linea con le aspettative?
“Benissimo. Direi che siamo oltre le aspettative. Perché, come ho detto, per Tete (Martinenghi ndr) le aspettative erano quelle del podio e invece ha vinto. L’oro di Ceccon è brutto dire che era dichiarato, ma doveva vincerlo perché era il più forte. E in condizioni simili è ancora più difficile farlo. Perché quando sei il numero uno e devi arrivare davanti a tutti, tu stesso hai una pressione indipendentemente dalle aspettative delle altre persone. Quindi veramente tanto di cappello a quello che ha fatto. Anche Greg (Paltrinieri ndr) in batteria ha fatto vedere buone cose. Secondo me sta bene e poi vediamo come finisce la settimana però per adesso siamo anche oltre le aspettative“.