Nuovamente tensioni e polemiche nel mondo della Formula Uno, l’annuncio che può riportare il titolo mondiale alla Ferrari
La Ferrari è una delle scuderie più prestigiose e vincenti di sempre in Formula Uno, un marchio leggendario, che però in questi anni, come noto a tutti gli appassionati, sta vivendo una lunga astinenza da successi. Ormai paragonabile al digiuno vissuto negli anni Ottanta e Novanta, prima dell’era Schumacher.
Ultimo titolo costruttori conquistato nel 2008, ultima vittoria nel mondiale piloti nel 2007 con Kimi Raikkonen. Da allora, tentativi infruttuosi e che hanno visto susseguirsi i vari Felipe Massa, Fernando Alonso, Sebastian Vettel, Charles Leclerc, senza successo. Stagioni in cui la Ferrari ha alternato annate anonime ad altre in cui la lotta per il titolo è stata accesa e tiratissima.
E ora? Ancora presto per capire quali siano le prospettive per il 2024. La sensazione, è che il vantaggio della Red Bull sulla concorrenza sia ancora assai cospicuo, anche se dalle parti di Maranello si spera in alcuni importanti miglioramenti, sull’onda del finale della passata stagione.
Qualcosa di più si potrà capire soltanto dai test in pista, con le scuderie impegnate in Bahrain a fine febbraio, una settimana prima del via ufficiale del mondiale sempre sul circuito di Sakhir.
Mentre Vasseur e i suoi sono al lavoro, alacremente, per presentare in pista una vettura che sia il più possibile competitiva, la Ferrari potrebbe vedersi assegnato, a sorpresa, un titolo mondiale del passato, con un ribaltone che avrebbe del clamoroso.
Nel 2008, come noto, Massa perse il mondiale per un solo punto a vantaggio di Hamilton all’ultima gara, ma su quel verdetto pesano i fatti inquietanti accaduti nel Gp di Singapore, episodi che gridano ancora vendetta. Una gara dove era comodamente in testa, ma che fu stravolta dal deliberato incidente di Piquet Jr che generò una safety car e il ribaltamento totale delle posizioni in corsa.
Per quelle vicende, denunciate dallo stesso pilota brasiliano in seguito e accertate dai tribunali, la Renault ha pagato duramente, ma l’esito di quel mondiale non è stato toccato dalla giustizia sportiva.
Cosa che invece si spera ancora possa accadere, con la lotta di Massa per avere giustizia, con la cancellazione di quel Gran Premio e dunque con una ‘nuova’ classifica che lo incoronerebbe, a oltre 15 anni di distanza, campione del mondo supportata dal suo ex ingegnere di pista, Rob Smedley.
Al podcast ‘The Race’, quest’ultimo, oggi 50enne, si è espresso duramente nei confronti del cosiddetto Crashgate: “Già dai primi replay si era capito cosa fosse successo e che tutto fosse molto strano. Poi le varie ripercussioni e l’ottenere effettivamente giustizia rappresentano purtroppo un altro discorso. Ma Felipe è un fratello minore per me, lo sanno tutti, e credo che abbia tutto il diritto di ottenere ciò che è giusto e che gli spetta“.
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