Se non è un primato, poco ci manca. Una squadra si può dire che ha giocato praticamente tutta la partita in dieci. E nonostante questo ha vinto
La Copa Libertadores è sempre stata nella storia una competizione che ha visto come protagonista non solo il calcio, ma anche risse, litigi e falli molto cattivi, ma forse quanto visto nella finale di questa edizione non è mai successo. Un’entrata killer ha costretto la squadra a giocare praticamente tutta la partita in inferiorità numerica e, nonostante questo, è arrivata la vittoria anche netta.
Un qualcosa che resterà nella storia della competizione. Vincere giocando tutto il match inferiorità numerica non è mai facile. Loro ci sono riusciti ed ora si possono godere questo successo quasi inaspettato. Naturalmente la partita resta macchiata da questa entrata killer che forse si poteva evitare. Ma per fortuna non ci sono state particolari conseguenze per il giocatore che ha subìto il fallo.
Entrata killer e rosso: la partita dura solo 50 secondi
Fischio d’inizio, entrata molto dura e cartellino rosso. Si può riassumere così la partita di Gregore, giocatore del Botafogo. Il calciatore si è fatto prendere forse troppo dall’euforia della finale andando a colpire con un calcio al volto Fausto Vera. Un fallo che è stato sanzionato con l’espulsione e il Botafogo è rimasto sin da subito con un uomo in meno.
— ⚽🎥 (@FPapobolei39909) November 30, 2024
Inizialmente c’era stata anche apprensione per le condizioni del giocatore dell’Atlético Mineiro. Per fortuna nel giro di qualche minuto l’allarme è rientrato e Vera ha ripreso regolarmente il match. Questo comunque non è servito ad evitare una sconfitta e regalare la vittoria ai suoi compagni.
Il Botafogo vince la Copa Libertadores
L’inferiorità numerica non ha assolutamente penalizzato il Botafogo, che è riuscito comunque a portare a casa la Copa Libertadores con il punteggio di 3-1. Le reti di Luiz Henrique, Alex Telles e Junior Santos hanno permesso alla squadra di Rio de Janeiro di alzare il trofeo.
Per l’Atletico Mineiro resta il rammarico di non essere riusciti a sfruttare l’intera partita in superiorità numerica. Ma la qualità degli avversari ha fatto la differenza. Ora, superata la delusione, bisognerà riprendere a lavorare per provare a bissare almeno la finale la prossima stagione nella speranza che l’esito sarà diverso.