Fenomeno Yamal: ecco tutti i record del talento spagnolo battezzato da Lionel Messi

Classe, personalità e tecnica del predestinato del calcio mondiale che agli europei in Germania sta trascinando la sua nazionale all’atto finale della manifestazione

Lamine Yamal nasce a Esplugues de Llobregat, a pochi chilometri dal Camp Nou di Barcellona, il 13 luglio 2007. Il padre è di origine marocchina mentre la madre è nata in Guinea equatoriale. Cresce calcisticamente ne La Masia del club catalano per poi esordire con la prima squadra il 29 aprile 2023 nella gara vinta con il Real Betis. Nello stesso anno vince il suo primo campionato con i blaugrana, poi a ottobre esordisce anche in Champions League con il Porto. A Euro 2024 è titolare delle Furie Rosse di De La Fuente.

Lamin Yamal il futuro crack del calcio mondiale – Cityrumors.it – Ansa foto

 

La Spagna è la prima qualificata per la finalissima del Campionato d’Europa che si sta svolgendo in Germania. Dopo aver battuto in rimonta la nazionale favorita alla vigilia, la Francia di MBappè, attende domenica alle ore 21 a Berlino la vincente dell’altra semifinale in programma questa sera tra Inghilterra e Olanda.

Un predestinato

Aveva già illuminato le altre partite fin qui disputate dalla Roja tutte rigorosamente da titolare su quella fascia destra dove con il suo andare ondeggiante riesce a mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Tre assist serviti come cioccolatini ai compagni nel percorso netto di vittorie che la Spagna ha fatto per arrampicarsi fino alla semifinale contro la temuta Francia quando, in svantaggio di un gol, ha deciso di prendere per mano la sua Nazionale ed è salito in cattedra. Si è sbarazzato di Rabiot con un gioco di prestigio per poi disegnare un arcobaleno con la sfera di cuoio che si è depositato alle spalle di Maignan dopo aver dato una carezza al palo. Gol, apoteosi e rimonta avviata e completata dal Dani Olmo nel secondo tempo.

Lo straordinario gol di Yamal – Cityrumors.it – Ansa foto

 

Ha deciso di prendersi sicuramente la ribalta in questo modo Lamine Yamal, il baby fenomeno del calcio spagnolo con un futuro da predestinato, lasciando a bocca aperta tutto il pubblico dell’Allianz Arena e quelli davanti ai teleschermi di tutto il mondo. Classe 2007, 17 anni da compiere e un futuro già scritto. Quando Yamal venne al mondo Steve Jobs lanciava per la Apple il primo iPhone, la Sony la Playstation 3, la Juventus tornava in serie A dopo un anno di purgatorio della B per il calcioscommesse e la Ferrari vinceva il suo ultimo titolo mondiale con Raikkonen, tutti eventi che hanno segnato, non a caso, un’ epoca.

Un giovane Messi e il piccolo Yamal – Cityrumors.it – Instagram

 

“Battezzato” da Messi

A 16 anni e 362 giorni Yamal è diventato il più giovane calciatore ad aver segnato in un Europeo, battendo il record detenuto dallo svizzero Johan Vonlanthen, a bersaglio all’età di 18 anni e 141 giorni. E’ stato anche il più giovane ad aver disputato una semifinale di un torneo così importante scalzando addirittura un certo Pelé. Dovesse giocare un solo minuto domenica sera, sarebbe il più giovane a disputare una finale superando il record che appartiene ora a Renato Sanches con 18 anni e 328 giorni e se poi dovesse ripetere una perla come quella contro la Francia, supererebbe pure Pietro Anastasi, in gol nella ripetizione della finale dell’Europeo del 1968 allo stadio Olimpico di Roma, a 20 anni e 64 giorni. Numeri di un predestinato che già dalla nascita aveva ricevuto il battesimo ufficiale del più grande giocatore dell’era moderna Lionel Messi. Stanno spopolando sui social proprio in questi giorni alcune foto di un giovane Leo Messi che fa il bagnetto a un bimbo di pochi mesi, per poi avvolgerlo teneramente in un asciugamano. Le foto fanno parte di una campagna pubblicitaria che l’UNICEF, che all’epoca figurava sulle maglie dei Blaugrana, ideò per un calendario da regalare agli abbonati. Il casting fu fatto andando a cercare quelle famiglie che in qualche modo, nei mesi precedenti, erano entrate in contatto con l’organismo internazionale e tra questi c’era proprio la famiglia Yamal che ai tempi faceva parte di quella moltitudine di migranti che cercavano fortuna in Europa e si erano fermati a Barcellona. Messi all’epoca aveva venti anni e stava per accendere definitivamente la sua stella luminosa nel cielo del calcio mondiale, oggi quella foto sembra un vero e proprio passaggio di consegne.

 

Gestione cookie