Max Verstappen si conferma un cannibale anche negli Stati Uniti. Vittoria davanti a Hamilton e Norris. Ferrari subito dietro con Sainz. Leclerc sesto.
Questa volta Verstappen non sbaglia nulla e va a conquistare la vittoria nel GP degli Stati Uniti. L’olandese è riuscito a sfruttare nel migliore dei modi la sua vettura e bissare il successo della Sprint. Sul podio con lui un Hamilton in grande forma e Norris.
Gara deludente, invece, per la Ferrari. Sainz ha fatto il massimo chiudendo al quarto posto. Da Leclerc ci si aspettava di più, ma restano dubbi sulla strategia decisa dal box. Da segnalare anche il fatto che in partenza il monegasco non è stato perfetto.
Di seguito l’ordine d’arrivo del GP degli Stati Uniti:
1° Verstappen; 2° Hamilton; 3° Norris; 4° Sainz; 5° Perez; 6° Leclerc; 7° Russell; 8° Gasly; 9° Stroll; 10° Tsunoda; 11° Albon; 12° Sargeant; 13° Hulkenberg; 14° Bottas; 15° Zhou; 16° Magnussen; 17° Ricciardo. Out: Alonso, Piastri, Ocon.
Queste, invece, le classifiche mondiali:
Piloti: 1° Verstappen 466; 2° Perez 238; 3° Hamilton 219; 5° Sainz 168; 6° Leclerc 159
Costruttori: 1° Red Bull 704; 2° Mercedes 358; 3° Ferrari 327
Max Verstappen – Il sorpasso su Leclerc rappresenta la voglia di vittoria presente in Verstappen nonostante ormai il titolo mondiale conquistato. Un’altra gara perfetta e la vittoria, anche se non netta, dimostra una superiorità dell’olandese.
Lewis Hamilton – Questa volta il britannico va premiato. Una gara perfetta da parte sua. Un piccolo errore da parte del suo box sulla prima sosta potrebbe aver tolto la vittoria, ma naturalmente non si hanno certezze.
Lance Stroll – Dobbiamo esaltare la prestazione del canadese questa domenica. Partito dai box, è riuscito a chiudere a punti in un weekend da incubo per Alonso.
George Russell – Ci si aspettava molto di più dal britannico soprattutto se si guarda al ritmo di Hamilton. Ma George non è mai stato in grado in questo weekend di essere al pari del compagno di squadra.
La strategia Ferrari per Leclerc – Il monegasco ha sbagliato la partenza, ma questa volta la strategia è stata un vero e proprio disastro. Più del quinto posto non si poteva fare, ma nove secondi dal compagno di squadra sono tanti.
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