Una stagione ancora tra molte ombre e poche luci quella della Ferrari, dove i due piloti, il francese Leclerc e lo spagnolo Sainz, fanno i salti mortali tra gli alti e bassi di prestazione della F23, ma uscire di pista alla terza curva del giro di ricognizione prima del via del gran premio, dove sei riuscito con grande fatica a partire dalla prima fila, resta una macchia indelebile per la scuderia.
Il momento della Ferrari è complicato da anni. Il dominio del binomio Max Verstappen e Red Bull è assoluto e lascia soltanto briciole alle altre scuderie, briciole che comunque la Rossa di Maranello molte volte non riesce neanche a provare a prendere. Resta di Carlos Sainz l’unica vittoria non Red Bull della stagione, ma la classifica costruttori dice che anche la Mercedes è davanti alla Ferrari. I piloti non possono che soffrire di tutte queste difficoltà, così come i tifosi che, soltanto nel nome di una passione viscerale, ogni gran premio sono ancora davanti alla tv a trepidare per il risultato finale. Ma quello accaduto ieri è la classica goccia che fa traboccare il vaso: ritirarsi nel giro di ricognizione per una “perdita idraulica” che ti mette a muro è una botta che il povero Charles Leclerc avrà difficoltà a metabolizzare e quel “perché sono così sfortunato”, al momento di “aprirsi” via radio con i box, fa capire perfettamente lo sconforto e lo stato d’animo del pilota monegasco.
Charles Leclerc è stato fin dal suo arrivo in Ferrari etichettato come “il predestinato” alla vittoria, a un eventuale titolo mondiale, per la bravura alla guida, la giovane età che lo portava ad affrontare sfrontato anche vecchie volpi del circus e per le emozioni sopite da anni che aveva ridestato in tanti tifosi Ferrari, ma ora il rischio di perderlo dal punto di vista nervoso è molto alto. L’assurda uscita di scena del pilota monegasco nel giro di ricognizione della gara di Interlagos è solo l’ultimo di una serie di sfortunati eventi dalla prima fila. Ben 22 pole position che raramente si sono materializzate in vittoria, in rapporto ai cinque successi in carriera del monegasco, anzi se aggiungiamo il conto ritiri dalla pole o dalla seconda casella sale addirittura a quota sei.
Curioso inoltre il fatto che a 26 anni Charles abbia già accumulato almeno una non partenza, un ritiro e una squalifica da pole sitter, impietosa statistica che probabilmente lo rende unico in quanto a iella nella storia della Formula 1. “Quest’anno non è stato è proprio l’anno fortunato. Forse un viaggio a Lourdes mi aiuterà”, ha detto Charles ai microfoni appena sceso dalla macchina mentre gli altri ancora correvano. In queste parole c’è tutta la frustrazione di un pilota che ha cominciato a sentirsi più che un predestinato un perseguitato.
Diletta Leotta cambia i piani di Mediaset. La Talpa non funziona: ascolti troppo bassi per…
La richiesta della Corte penale internazionale nei confronti del leader d'Israele apre scenari imprevisti, con…
Dalla storia di Anna, ad alcune poche e semplici regole per denunciare una violenza subita…
Dall'interrogatorio di Chiara Petrolini emergono nuovi dettagli in merito al duplice infanticidio di cui è…
Dopo mesi dietro le sbarre, in attesa delle indagini, Igor Sallai ha confessato di aver…
Si trova in carcere da luglio ma si era sempre detto innocente. Igor Sollai, però,…