Dopo vari giri con allenatori, delle vere e proprie consultazioni con almeno cinque allenatori se non di più, gli americani hanno deciso
Il luna-park a stelle e strisce è finito. Almeno è quello che sembra. Il presidente Dan Friedkin ha deciso chi sarà il successore (e già definirlo così sembra pure troppo ndr) di Ivan Juric. E dopo varie consultazioni, fatte in modo approssimativo e senza una logica, gli americani vanno sulla scelta più sana e intelligente.
Se non è stata una barzelletta, poco ci manca. Da quando è stato esonerato De Rossi (forse già con Mourinho?) la Roma è andata in decadenza, soprattutto a livello societario, poi con Juric si è andati ai confini della realtà, senza considerare tutto quello che è successo dopo l’esonero del croato, dal comunicato fino ai balletti con Terzic, Lampard, Mancini, Montella e tanti altri che nemmeno sono usciti, visto che l’agenzia che si stava occupando del futuro allenatore pare ne abbia sondati almeno una decina.
Ma ora la scelta è stata fatta e si chiama Claudio Ranieri, il primo nome che era uscito sin dalle prime crepe con Juric e, in parte, anche dopo l’esonero di De Rossi, ma c’era ancora la Ceo Lina Souloukou e non si poteva certo pretendere logica, intelligenza, saggezza e conoscenza calcistica.
L’ex tecnico di Leicester, ma anche di Inter e Juve e soprattutto Roma, già perché l’ha allenata in due diverse esperienza, la prima dal 2009 al 2011, sfiorando lo scudetto, l’ultima nel 2019, quando prese il posto di Di Francesco. “Per la Roma vengo anche gratis“, disse per poi aggiungere “non ho trattato nulla, mi chiama la Roma, vengo a basta“.
Ranieri parte per Londra, tifosi impazziti
Il suo nome era già uscito settimane fa, ma i Friedkin volevano stupire e inventarsi qualche altra fenomenata stile Juric, ma alla fine, consigliati da tante persone che di calcio sanno qualcosa, tra questi pare anche Fabio Paratici, che potrebbe essere in ballo come consulente esterno, la scelta è caduta su Claudio Ranieri che ha ricevuto la prima telefonata da parte di Ed Shipley, amico e consigliere di Dan Friedkin.
C’erano già stati contatti nei giorni precedenti, molto più intensi anche con la famiglia Friedkin, ma gli americani, è la verità, non erano molto convinti. Volevamo stupire, così come hanno fatto con Mourinho a suo tempo, avere quell’effetto sorpresa che desse la scossa, ma poi si sono resi conto che con Juric hanno esagerato e soprattutto sbandato. E qualcuno li ha riportati sulla retta via, con Claudio Ranieri.
“Er fettina” Ranieri torna a casa: “Se la Roma chiama, eccomi”
Aveva detto che quella di Cagliari sarebbe stata l’ultima volta su una panchina di una squadra di club, ma se c’è la Roma di mezzo, allora è tutt’altra storia. Questa Roma, poi, così disastrata e rovinata che, evidentemente, non se l’è proprio sentita di lasciarla sola. E così, quando i Friedkin hanno chiamato, lui non se l’è proprio sentita di lasciar stare.
E’ già entrato nella storia rispondendo sì, ora potrebbe fare il suo ultimo capolavoro, non certo riportare la squadra in alto in classifica, ma riportare entusiasmo e voglia di andare allo stadio e sostenere la squadra, dopo i disastri di queste ultime settimane, sarebbe già un successo clamoroso.
Solo chi vuole questa maglia con ardore merita di indossarla 🟨🟥 la @OfficialASRoma è altro pic.twitter.com/19frq8Ze6t
— Andrea 🐺 (@DeSantAndrea5) June 23, 2023
Di soldi ancora non si è parlato, ma conoscendolo, visto che l’ha già fatto una volta, potrebbe davvero venire a Trigoria, facendo scrivere la cifra agli americani che, pare, dalle prime telefonate, sarebbero già entusiasti (e ti credo) per le risposte che hanno avuto e per la grande voglia di andare a lavorare e mettersi di nuovo in discussione.
L’incontro c’è stato nella notte e ci sarà ancora domani, se tutto andrà per il verso giusto, ma nessuno pensa il contrario, Claudio Ranieri sarà a Trigoria giovedì per il primo allenamento. Non c’era da stupirsi che appena si è diffuso il suo nome, la gente ha mostrato il proprio entusiasmo sui social: “Solo tu puoi salvarci” oppure “Evviva Re Claudio“.
