Ha litigato con Verstappen: è successo in strada

Manca poco al via della stagione 2024 di Formula 1 con Max Verstappen ancora da battere: l’olandese protagonista di una clamorosa lite

Lavori in corso, è così per tutti i team di Formula 1 che stanno preparando il debutto stagionale. Ma ce ne sono alcuni, a cominciare dalla Red Bull, partiti avvantaggiati per la base solida costruita negli anni passati. Max Verstappen gongola anche se ha rischiato grosso. Una lite in strada poteva costargli molto caro, ma l’ha svelato soltanto adesso.

Lui, come tutti gli addetti ai lavori e i tifosi, sta aspettando con curiosità una data. Il 15 febbraio infatti la nuova monoposto della scuderia campione del mondo sarà svelata ufficialmente a tutti. Ancora non è chiaro se soltanto con un appuntamento virtuale oppure fisico però intanto sappiamo che sarà l’ultima tra le big.

Il calendario delle presentazioni ufficiali infatti comincerà il 5 febbraio con la Williams e la nuova Sauber che ha abbandonato il marchio Alfa Romeo per cominciare l’era Audi. Il 7 febbraio invece toccherà ai francesi di Alpine e il giorno successivo alla Visa RB Cash App, nuovo nome scelti per l’ex AlphaTauri.

Dal 12 febbraio entreremo nel vivo della stagione con l’ambiziosa Aston Martin e il giorno successivo tutti gli occhi saranno puntati su Fiorano. La Ferrari ha scelto infatti la pista di casa per mostrare l’erede della SF-23 che per dare un taglio netto potrebbe chiamarsi F2024. Sarà la prima presa di contatto per Charles Leclerc e Carlos Sainz che devono mettersi alle spalle una stagione difficile.

A San Valentino, spazio per le altre due grandi contendenti, McLaren e Mercedes, e poi toccherà ala Red Bull che rimane la monoposto da battere. Se è vero che non ha passato il crash test al primo colpo, la nuova arma di Verstappen e Perez parte da tutto quello che ha costruito nelle ultime tre stagioni in pista.

Ha litigato con Verstappen: clamoroso retroscena, poteva andare tutto diversamente

Il 2024 sarà però un anno particolare per il tre volte campione del mondo. Non tutti lo ricordano ma dieci anni fa, quando non ne aveva ancora compiuti 17, si affacciò per la prima volta nel mondo dei motori che contano.

Aveva debuttato nel Florida Winter Series, serie di gare organizzata dalla Ferrari Driver Academy anche se in realtà non è mai stato veramente nel mirino di Maranello. Due vittorie e un terzo posto alle spalle di Antonio Fuoco (oggi pilota Ferari nell’Endurance) e Lance Stroll. Sempre quell’anno, anche il campionato europeo FIA di Formula 3: terzo posto finale e dieci vittorie parziali in gara. Ma soprattutto fu scelto per entrare nel Red Bull Junior Team.

Da lì il debutto poi con la Toro Rosso, per mostrare subito grandissime qualità, e la promozione nella squadra che è ancora la sua. Non era ancora maggiorenne e in realtà non aveva ancora preso la patente di guida, quella che tutti i comuni mortali possiedono.

Ci ha provato subito, a settembre 2015 quando ha compiuto 18 anni e aveva già partecipato a ben 14 Gran Premi di F1. Ma quello che nessuno sapeva è che quel giorno, al volante di una Opel insieme al suo esaminatore, ha rischiato di essere bocciato clamorosamente.

Lo ha raccontato lui al Sunday Times, edizione domenicale del celebre quotidiano britannico. Per l’emozione, quando l’esaminatore gli ha detto di svoltare a sinistra, invece è andato a destra. Poi non ha nemmeno dato la precedenza ad alcuni pedoni che stavano per attraversare. Errori da matita rossa e quindi da bocciatura, eppure non è successo.

“In effetti l’esaminatore non era molto contento, abbiamo discusso e così ho dovuto spiegargli i motivi della manovra e alla fine si è convinto che non ero nel torto. Se i pedoni ancora non erano arrivati perché dovevo fermarmi in anticipo? Mi sembrava assurdo e con questa spiegazione ho convinto l’istruttore”.