Si sta per chiudere un anno solare per certi versi sorprendente per quanto riguarda il calcio italiano che ha visto la conferma dell’Inter, ma anche l’Atalanta finalmente alzare il primo trofeo della storia
Si sta per concludere un altro anno che, dal punto di vista calcistico, ha regalato al calcio italiano ancora una volta emozioni da montagne russe. Dal flop europeo della nazionale italiana di Spalletti alle grandissime emozioni regalate dall’Atalanta vincitrice da vera under dog dell’Europa League.
In Italia, l’anno in uscita si è aperto con il trionfo dell’Inter di Simone Inzaghi in Supercoppa Italiana a discapito di Napoli, Juventus e Fiorentina e con la conferma dei nerazzurri, qualche mese più tardi, in campionato dove hanno conquistando il ventesimo Scudetto della loro storia con largo anticipo, arrivando così a raggiungere lo storico traguardo delle due stelle sul petto.
Si sta per chiudere l’anno solare e possiamo provare a stilare la classifica del calcio italiano per questo 2024. Anche se risulta sempre complicato stilare una graduatoria a fine anno, dato che si va ad analizzare la seconda parte della stagione 2023-24 con la prima parte della 2024-25, possiamo provare comunque a tracciare un bilancio delle squadre della nostra serie A, chiamate quest’anno a non fermarsi mai neanche durante le classiche festività natalizie. Durante questi dodici mesi ci sono state squadre che hanno avuto tanti alti e bassi ma, mentre per qualcuna di loro è stata un’annata di grande calcio con vittorie e trofei alzati, per altre invece le delusioni sono andate di pari passo ai sogni coltivati a inizio estate, dopo un mercato fatto di tanti soldi spesi. Ecco quindi i buoni, brutti e cattivi del calcio italiano 2024.
Impossibile non mettere in testa a questa speciale classifica l‘Atalanta di Gian Piero Gasperini. Oramai non è più un miracolo italiano, i neroazzurri, dopo aver rotto l’incantesimo di alzare finalmente un trofeo nella loro storia, hanno fatto il decisivo passo per sentirsi, e soprattutto ragionare, da grande squadra, convincendosi ancora di più di poter competere per qualsiasi traguardo. L’Europa League alzata nel cielo di Dublino contro il Bayer Leverkusen è stata la pennellata finale di un meraviglioso capolavoro costruito dalla società e da Gasperini. Sull’onda di questo grande successo, il primo posto in classifica, con una serie aperta di undici vittorie consecutive, è la logica conseguenza di una squadra pronta per vincere ogni traguardo. Voto 10
Soltanto il miracolo Atalanta poteva rubare la scena all’Inter di Simone Inzaghi. Dopo la parentesi del Napoli dello scorso anno, i neroazzurri sono tornati a dominare in Italia, la Supercoppa a gennaio e poi soprattutto lo scudetto della seconda stella dominato fin dalla prima giornata. La buonissima Champions League condotta deve servire per capire che può fare la storia anche in questa manifestazione. Voto 9
Se parliamo di miracolo, non possiamo non citare Bologna e Lazio. Due squadre che hanno condotto una stagione alternando momenti straordinari a momenti complicati, ma per i loro parametri societari hanno comunque messo in mostra qualcosa di straordinario. I rossoblù, grazie a un girone di ritorno straordinario, hanno concluso lo scorso campionato con una straordinaria qualificazione in Champions League che dopo sessant’anni ha riportato “la squadra che faceva tremare il mondo” nell’élite del calcio europeo. Mentre i biancocelesti, dopo una travagliata prima parte con ben tre allenatori cambiati in meno di 80 giorni, ha ritrovato con il nuovo allenatore Marco Baroni stabilità, entusiasmo, bel gioco e soprattutto risultati diventando forse la squadra più divertente del calcio italiano insieme all’Atalanta. Voto 8 per entrambe
Anche la Fiorentina sta segnando in qualche modo questo 2024. Ancora una volta sfortunata nel suo percorso europeo che l’ha vista sconfitta per la seconda volta consecutiva nella finale di Conference League, un traguardo che forse fa più che altro arrabbiare la tifoserie, ma che invece dovrebbe rendere fieri del percorso europeo che la squadra, sotto la nuova guida del giovane Raffaele Palladino, sta provando a ripetere almeno fino all’atto finale, sperando poi di riuscire ad alzare finalmente il trofeo. Voto 7
Indubbiamente la Juventus incarna perfettamente la sensazione di squadra non bella. La qualificazione alla Champions League conquistata con Allegri in panchina non può soddisfare un ambiente così esigente come quello bianconero, mai in lotta per le prime posizioni, mai in corsa per lo scudetto. Anche l’arrivo di Thiago Motta sulla panchina si sta rivelando un’operazione più complicata del previsto e i troppi pareggi hanno annacquato, già alla fine del girone d’andata, tutto l’entusiasmo per l’avvio del nuovo corso. Resta la buona Champions League disputata fino a qui, ma la strada per diventare belle è ancora lunga. Voto 6
Il disastro del Napoli dello scorso anno con lo scudetto sul petto non poteva passare inosservato. La tifoseria è rimasta spiazzata da una tale caduta e l’arrivo di Antonio Conte doveva rimettere in carreggiata gli Azzurri che però stanno ancora molto faticando a farsi largo tra vecchie e nuove realtà del calcio italiano. Il lavoro di Conte non è certo ancora finito, diversi giocatori sono in crescita, ma la sensazione è che quando le distrazioni diventano una costante, prima o poi finirai per pagare il conto. Voto 6
Bastava ascoltare i fischi dello stadio nel giorno dei festeggiamenti dei 126 anni di vita per capire l’umore della piazza. Il secondo posto della scorsa stagione, dietro i cugini, non poteva essere un traguardo da festeggiare, ma nessuno poteva immaginare una prima parte di stagione così deludente. Con Paulo Fonseca ci si aspettava un upgrade, che però non è arrivato: il tecnico portoghese, infatti, sta avendo uno dei peggiori rendimenti degli ultimi anni per il club rossonero, e sotto Natale si trova già a una distanza siderale dal primo posto. L’annata dei rossoneri, dunque, non può assolutamente essere ritenuta sufficiente. Voto 5
Tra le squadre più deludenti non può non essere citata la Roma dei 4 allenatori in 6 mesi. Un disastro annunciato dopo le macerie lasciate dall’addio di Mourinho. Neanche l’ex capitano Daniele De Rossi ha rianimato la piazza sempre alla prese con una contestazione latente contro la dirigenza americana considerata dalla tifoseria troppo distaccata dalle vicende “romane” della squadra. Le 4 partite di Juric sono l’esempio della gestione davvero assurda, ora l’arrivo del Core de Roma di Claudio Ranieri ha riportato almeno la normalità, ma scalare la classifica, che ancora fa guardare indietro piuttosto che avanti, è impresa titanica. Voto 4
Il Torino di Urbano Cairo continua a fare la comparsa in serie A. Una gestione ventennale che sembra essere arrivata al capolinea continua a partorire annate tutte uguali, quasi in fotocopia, tutte segnate dalla totale assenza di acuti. Cambiano allenatori, cambiano giocatori, cambiano i direttori sportivi, restano la passione e soprattutto la pazienza infinita di un popolo, quello granata, attaccato visceralmente alla propria storia, ma purtroppo per loro resta anche un presidente che non sembra avere nessuna voglia di invertire la rotta della propria gestione. Voto 3
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