Le indagini sulla vicenda riguardante il tifo organizzato proseguono e i nerazzurri sono tornati nel mirino dei giudici. Ecco il motivo
Nonostante i fari mediatici sulla vicenda ultras si sono spenti nelle ultime settimane, le indagini proseguono senza sosta per chiarire meglio la posizione degli indagati e anche dei club. Fino ad oggi, come ormai ben sappiamo, i club hanno sempre preso le distanze da un possibile coinvolgimento diretto. In realtà, stando a quanto riferito da Leggo e da alcune ordinanze, nel mirino dei giudici del Riesame è finita l’Inter.
Il club nerazzurro, che rischia di perdere alcuni giocatori e Inzaghi per un contatto diretto con i capi ultras, si vede rivolgere delle dure accuse da parte dei giudici. Una situazione che per il momento non mette assolutamente a rischio la squadra meneghina, ma è comunque una posizione da valutare visto che ci sono ancora diverse cose da accertare e chiarire.
Inchiesta ultras, dure accuse all’Inter
I giudici del Riesame parlano di “clima di omertà e paura nel club nerazzurro” tanto da non aver presentato nessuna denuncia nonostante erano a conoscenza di quanto succedeva. Accuse molto dure e che confermano come in casa Inter si era a conoscenza di queste infiltrazioni mafiose nella gestione degli affari di San Siro.
Un sistema che, stando a quanto riferito dagli inquirenti, non vedeva solamente il coinvolgimento di Beretta e Ferdico, ma anche quello di Antonio Bellocco. L’erede dell’omonimo clan, ucciso a settembre proprio dal suo grande amico Beretta, gestiva in accordo con Gherardo Zaccagni il business dei parcheggi di San Siro. In casa nerazzurra si sapeva tutto, ma si è preferito non parlare o denunciare.
Il punto sulle indagini
Gli approfondimenti sull’inchiesta ultras si stanno muovendo su due strade. Quella più importante resta sicuramente la giudiziaria. Gli inquirenti continuano a proseguire con tutti gli accertamenti del caso per capire meglio la posizione delle persone indagate ed eventualmente anche il coinvolgimento dei club.
Dall’altra parte si attendono le decisioni della Procura Sportiva. Molti calciatori nei prossimi giorni riceveranno una squalifica per avere avuto dei contatti diretti con i capi ultras violando il regolamento sportivo. E tra i nomi troviamo Calhanoglu, Calabria, Inzaghi. Insomma, una inchiesta che ha ancora diversi punti da chiarire e novità attese nel giro di davvero poco tempo.