L’inchiesta sul dossieraggio potrebbe portare ad aprire altre indagini. Ed è quello che è successo a Roma con Gabriele Gravina.
L’inchiesta sui dossieraggi da parte della Procura di Perugia continua senza sosta e nel massimo riserbo. Ma da questa inchiesta potrebbero essere aperti fascicoli riguardanti vicende diverse dalla principale. Ed è il caso di Gabriele Gravina. I pm romani hanno iniziato ad approfondire una questione riguardanti i diritti tv della Lega Pro, ma anche una compravendita di libri antichi e una operazione sospetta fatta sul presidente della Figc.
Il tutto sarebbe nato facendo alcuni approfondimenti sul pm Antonio Laudati, coinvolto nell’inchiesta del dossieraggio. Per il momento la Procura di Roma non ha iscritto nessuna persona sul registro degli indagati, ma sono in corso tutti gli approfondimenti del caso.
Il ruolo dell’amico di Lotito
Stando a quanto riferito da La Repubblica, Laudati ha messo in contatto Striani con Emanuele Floridi, manager vicino a Lotito. L’uomo si è presentato a questi incontro insieme all’attuale direttore sportivo della Lazio Fabiani. Al centro della discussione i diritti televisivi oltre che le collezioni di preziosi libri d’epoca di Gravina.
L’uomo è stato già stato ascoltato a Perugia e presto potrebbe essere sentito anche a Roma. Intanto il suo legale respinge tutte le accuse ribadendo che il suo assistito “si è limitato a rispondere a delle domande che Striano gli ha posto. Non lo ha incontrato in modo spontaneo“.
La Procura di Roma vuole vederci chiaro
Ora la Procura di Roma ha deciso di indagare e sono in corso tutti gli approfondimenti del caso. Come detto in precedenza, non ci sono ancora indagati e tutto prosegue nel massimo riserbo. Ma la posizione di Gravina è al vaglio degli inquirenti e non possiamo escludere novità nel giro di davvero poco tempo.
La nota di Lotito
“Comprendo che l’escalation mediatica, riguardante le attività della procura di Perugia, abbia innescato una caccia allo scoop. Sono tuttavia completamente estraneo alle dichiarazioni che mi verrebbero attribuite su tutti i mezzi di comunicazione, anche per bocca dell’avvocato Gianmichele Gentile. Io tra l’altro all’estero sono all’estero per sostenere come mio dovere la Lazio in corsa per la qualificazione in Champions League. Pertanto diffido chiunque a diffondere con ogni mezzo dichiarazioni delle quali non sia stata da me preventivamente confermata la paternità”, così Lotito in una nota dopo le voci su una sua possibile disponibilità ad essere ascoltato dai pm di Roma.
