Cruciani attacca la Khelif: “Vuole fare cassa, ma…”

Giuseppe Cruciani in un’intervista a ‘Il Giornale’ si sofferma sulla vicenda di Imane Khelif e commenta la decisione della pugile di denunciare tutti gli attacchi ricevuti

Una denuncia per cyberbullismo contro Trump, Rowling e Musk. È questa la mossa a sorpresa decisa da Imane Khelif al termine delle Olimpiadi. La pugile algerina ha deciso di passare al contrattacco una volta terminati i Giochi presentando diverse querele nei confronti delle persone che l’hanno attaccata in queste settimane.

Cruciani intervista Il Giornale Khelif
Giuseppe Cruciani e Imane Khelif (Ansa) – cityrumors.it

Una decisione non condivisa da Giuseppe Cruciani. Il conduttore radiofonico in un’intervista a Il Giornale sottolinea come le denunce presentate dalla Khelif sono immotivate e hanno un solo obiettivo: quello di fare cassa. “Secondo me è tutto esagerato – il suo pensiero – non riesco a capire il perché si è deciso di passare ad un tribunale dopo aver vinto le Olimpiadi“.

“Per me è donna fino a prova contraria, ma…”

Cruciani in questa intervista si sofferma anche sulla vicenda sportiva riguardante la pugile algerina partendo da un presupposto: quello che Imane è donna fino a prova contraria. Da qui il conduttore inizia un ragionamento con il quale ribadisce che in caso di caratteristiche maschili presenti nel suo corpo (come per esempio testosterone e cromosomi) dovrebbe rimanere fuori dal ring perché non tutti possono avere gli stessi diritti.

Cruciani su Khelif
Cruciani (Ansa) – cityrumors.it

Poi il giornalista ribadisce che quanto successo è davvero una bagarre, un accanimento inutile: “Perché l’offesa tempra, fa crescere. E’ normale che se ti offendono devi difenderti in tribunale. Ma Imane ha già avuto tutto con l’oro olimpico. Quindi diciamo che ora il suo obiettivo è quello di fare soldi e a me il vittimismo per ottenere denaro non piace”.

“Nessuna inclusività a tutti i costi”

Una polemica inutile anche dal punto di vista della politica. Per Cruciani da una parte si è fatto passare Imane come una imbrogliona che sconvolge la femminilità tradizionale, dall’altra adottata dalle lesbiche che vogliono includere tutto e tutti.

Cruciani sull'inclusività
Giuseppe Cruciani (Ansa) – cityrumors.it

Non si può essere inclusivi a tutti i costi – precisa ancora il conduttore – c’è questa idea di dover obbligatoriamente includere chi è rimasto fuori dal recinto, ma se non rispetti le regole non puoi salire sul ring. Quindi per Imane è dimostrato che nel suo corpo sono presenti numeri superiori al limite è giusto che venga esclusa dalle competizioni femminili“.

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