Continuano a emergere nuovi dettagli in relazione alle chat del calciatore della Juventus e alla sua tendenza a scommettere
Nicolò Fagioli è solo il primo nome coinvolto nell’indagine della Procura di Torino sulle scommesse illecite, un fiume in piena che sta travolgendo giorno dopo giorno tutto il calcio italiano e che non sembra destinato ad arrestarsi in tempi stretti. Tuttavia, la dipendenza dal gioco d’azzardo del giovane calciatore della Juventus non era un segreto ben custodito; almeno due dei suoi compagni di squadra – da quello che sembra emergere da un articolo di Leggo – erano a conoscenza della situazione. Chat tra Nicolò Fagioli e Leonardo Bonucci sono emerse, dimostrando che l’ex capitano della Juventus sapeva della ludopatia di Fagioli.
Tuttavia, non fornivano prove concrete sul coinvolgimento dell’attuale difensore dell’Union Berlino nelle scommesse illecite. Secondo quanto riferisce il quotidiano Repubblica, lui non era nemmeno l’unico a essere informato sulla questione. Dai messaggi recuperati nei telefoni dei giocatori coinvolti emergono altri nomi. Si tratta di due giovani calciatori stranieri della Juventus. Dagli scambi di messaggi con Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali emerge la certezza che giocassero d’azzardo, e le autorità ritengono che potrebbero aver scommesso anche su partite di calcio, non limitandosi ai tradizionali giochi da casinò come poker e blackjack.
Sempre secondo quanto riportato sull’articolo pubblicato da Leggo, l’indagine della Procura sta esaminando anche altri membri della squadra, con un’attenzione particolare allo staff tecnico, sebbene Massimiliano Allegri non sia coinvolto. Le chat di Fagioli includono conversazioni con i bookmaker, che hanno accumulato una cifra superiore a un milione di euro in un breve lasso di tempo. La questione dell’estorsione e dell’usura è attualmente oggetto di indagine.
La Figc (Federazione Italiana Giuoco Calcio) sta seguendo da vicino la situazione, scuotendo il mondo del calcio forse più dell’indagine della Procura, con potenziali squalifiche per numerosi giocatori che potrebbero alterare sostanzialmente il campionato di Serie A in corso. In base al codice della giustizia sportiva, infatti, chiunque venga a conoscenza di un giocatore o di una società coinvolta in scommesse ha l’obbligo legale di segnalarlo alla procura federale. L’omissione di questa segnalazione può comportare squalifiche che partono da sei mesi. La Federcalcio sta quindi esaminando attentamente il coinvolgimento di tutti i tesserati e potrebbe applicare sanzioni significative, creando una scossa nel mondo del calcio italiano.
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