Il caos scommesse sul calcio è arrivato a toccare anche la Nazionale e rischia di espandersi a macchia d’olio coinvolgendo più di un calciatore della nostra serie A
Come un vero e proprio terremoto per il calcio italiano. La questione scommesse è stata aperta con Nicolò Fagioli, per allargarsi a distanza di poche ore ad altri due calciatori della Nazionale come Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo. Ma dalla procura di Torino, da dove è partita l’inchiesta, emergono novità clamorose sulla vicenda con la possibilità che vengano coinvolti anche altri dieci giocatori.
Sarebbe uno scandalo di proporzioni epiche per tutto il sistema, con le indagini che vanno avanti nonostante la fuga di notizie che chiaramente influisce accelerandone gli effetti, arrivando fin dentro le mura di Coverciano, dove erano in ritiro gli Azzurri di Luciano Spalletti che si apprestano a giocare due partite fondamentali per la qualificazione ai prossimi europei.
La notizia è esplosa con il primo nome finito sotto inchiesta, quello del centrocampista della Juventus Fagioli, ma la procura di Torino ha in mano i nomi di altri 10 calciatori che avrebbero scommesso online illegalmente. L’indagine è partita con la confessione del centrocampista della Juventus e ha subito una brusca accelerata per via dell’intromissione di quello che oggi appare come uno dei più informati sui fatti: Fabrizio Corona. Per questo ieri gli inquirenti sono stati costretti a interrogare, direttamente nel ritiro dell’Italia a Coverciano, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, consegnando loro gli avvisi di garanzia. “Non era una vicenda preventivata e preventivabile”, ha detto a caldo il presidente della FIGC Gabriele Gravina. “A questa situazione abbiamo risposto con coerenza e rispetto nei confronti delle istituzioni e della maglia azzurra. La ludopatia è una piaga sociale che interessa diversi giovani. La ludopatia non è un problema del calcio , ma un problema sociale. Corrode dall’interno, senza guardare in faccia. Noi faremo tutto il possibile“. Anche il presidente della Lega di serie A, Lorenzo Casini, ha spiegato all’ANSA la sua posizione sulla vicenda dei calciatori che scommettono. “Come sempre in questi casi si deve attendere di avere chiari tutti gli aspetti della vicenda, ma il tema chiave però, ammette Casini, “anche in questo caso come per il ragionamento più ampio sulle riforme, è il ruolo che l’educazione e la scuola possono e devono avere per formare davvero i giovani e favorire una cultura sportiva sana e nel rispetto delle regole”.
“È stata una decisione corretta, come potevano giocare una partita dopo essere rimasti scioccati da una notizia del genere? Restiamo con una squadra fortissima”, queste le parole di Luciano Spalletti ai microfoni dei giornalisti all’indomani degli scioccanti momenti passati a Coverciano dal gruppo azzurro alle prese con le dolorose vicende di Tonali e Zaniolo. “Questa è stata una notte diversa”, ha continuato il commissario tecnico della Nazionale, “Tutta la squadra è stata vicina a loro e gli sarà vicina anche quando non avranno più i riflettori addosso. Se è successo qualcosa di irregolare è giusto pagare. Perdiamo due campioni, Zaniolo è un giocatore straordinario, Tonali ha forza e continuità, spero di rivederli in allenamento il prima possibile, ma gli altri che sono qua sono altrettanto forti”. Sulla vicenda è intervenuto come capitano della squadra anche il portiere del PSG, Gigi Donnarumma: “Sono state ore difficili, siamo vicini a loro e ci dispiace – le parole dell’ex Milan -. Non ho avuto modo di parlarci, ma sono due ragazzi forti. Stavamo creando un gruppo bellissimo. Ci dispiace molto”.
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