La vicenda Tamberi continua a fare discutere. L’atleta azzurro prima delle Olimpiadi ha fatto scelte estreme che hanno aperto un dibattito.
Prima Sinner, ora Tamberi. Le Olimpiadi sono state argomento di discussione in Italia e nell’ultimo mese possiamo dire che i temi più popolari sui social per quanto riguarda lo sport sono stati proprio il ritiro del tennista per la tonsillite e la vicenda riguarda Gimbo e la sua colica renale.
Un problema fisico che non ha permesso all’azzurro di provare a difendere il titolo conquistato tre anni fa a Tokyo. Troppo debole per provare a stare con i primi. Sia nelle qualificazioni che in finale non è riuscito a superare la misura 2.27. Un undicesimo posto che con il senno del poi lascia qualche rammarico e soprattutto una domanda: le scelte estreme fatte da Gimbo per provare a saltare più in alto possibile hanno pesato? Difficile dirlo ora. Sicuramente i calcoli renali hanno contribuito su un fisico assolutamente non ottimale.
Le scelte estreme di Tamberi
Gimbo ha vissuto queste Olimpiadi come l’ultima occasione per vincere il titolo in solitaria. Una sola chance da sfruttare e da qui la scelta di iniziare davvero un percorso estremo per cercare di arrivare più in alto. Cinque chili persi in un mese. Una scelta che lo stesso astista aveva spiegato sottolineando che “agli appuntamenti importanti arrivo sempre dopo mesi e mesi di dieta estenuante. Non vorrei che qualcuno mi copiasse perché io sono seguito da esperti“.
Ma la scelta che ha preoccupato di più è quella di una massa grassa davvero al limite. Parliamo solo del 3,3% e il necessario per vivere si aggira intorno al 3%. Condizione davvero estrema che potrebbe essere stata resa ancora più difficile dai problemi di salute avuti successivamente.
Ultimi Giochi per Tamberi?
La delusione per Gimbo è troppo grande in questo momento per guardare al futuro. Molto probabilmente i Giochi sono stati gli ultimi per Tamberi. Ma l’azzurro ci ha abituato a imprese e non possiamo escludere che decida di fare un tentativo anche a Los Angeles.
Un quadriennio è lungo, ma i prossimi appuntamenti internazionali potrebbero dare delle risposte molto importante per cercare di capire se continuare il percorso oppure fare un passo indietro e appendere le scarpe al chiodo. Difficile in questo momento capire cosa succederà. Per ora riposo per ricaricare le pile e poi si vedrà.
