L’ex giocatore e allenatore ora opinionista Sky ne ha per tutti, soprattutto per la formazione bianconera e quella milanista
Un avvio di stagione con alti e bassi. Qualche picco, ma poca consistenza sia per quanto riguarda la Juventus, ma anche giocatori che passano per essere campioni o presunti tali come Leao che quando devono incidere, puntualmente spariscono.
La Juve e Leao sembrano avere una costante che va di pari passo con le prestazioni, buone, eccelse a volte ma disarmanti in altre, anche se con motivazioni diverse. La formazione bianconera, ad esempio, era partita con tutte le fanfare e con buoni propositi alternando cose egregie ad altre meno evidenti, stessa cosa per l’asso portoghese, o chi lo considera tale.
Tanti si stanno chiedendo che tipo di squadra sia quella bianconera per la cui costruzione e ripartenza del nuovo progetto sono serviti oltre 150 milioni di euro, rinunciando anche a giocatori importanti come Chiesa, ma poi nella costruzione della fase offensiva le difficoltà si vedono eccome, come in Champions con lo Stoccarda, ma anche nella gara di campionato con la Lazio.
“Dalla Juve, anche se è in difficoltà, mi aspetto di più, ma non sono il solo, tanti se lo aspettano. E questo non vuol dire vincere o stravincere, ma costruire qualcosa di più che adesso non c’è e non si vede”, l’analisi di Paolo Di Canio che non ha risparmiato critiche nei confronti di Thiago Motta e del progetto che sta cercando di portare avanti.
L’ex giocatore e allenatore non si risparmia e come al suo solito va all’attacco a testa bassa e lo fa senza avere filtri o timori referenziali e questo è pure quello che lo fa apprezzare dalla gente e sulla Juve è diretto: “In fase offensiva mi aspetto che la Juventus costruisca di più, la puoi vincere, ma vedo pochezza offensiva. E’ un po’ sterile, non riesce a costruire azioni pulite da gol”.
La sconfitta della Juventus contro lo Stoccarda in Champions potrebbe lasciare strascichi anche perché non tanto perché non ha vinto, quanto perché la Juve non dà l’idea di poter sbocciare ed esplodere da un momento all’altra, una squadra a volte un po’ apatica e quasi priva di carattere e su questo Di Canio la vede in un certo modo: “Non è una vergogna, ma Thiago Motta ha parlato come faceva Allegri, in maniera un po’ più raffinata ed elegante. In modo un po’ più moderno è quella la sua idea. Ci dobbiamo abituare”.
Ma quello che Paolo Di Canio dice su Rafa Leao è quello che pensano tanti addetti ai lavori ma pochi hanno il coraggio di dire, un calciatore che sembra tanto forte ma che in realtà nei momenti delicati sparisce sistematicamente, e chissà che Fonseca non veda proprio questo, tentando di gestirlo anche per avere una reazione.
E la descrizione che ne fa Di Canio è lancinante ma molto vera e sincera: “Leao è una copia se lo osservi da vicino. Se lo guardi da lontano sembra bello, sembra un Vinicius Jr, un Henry. Poi ti avvicini e vedi che è una copia. E’ come un orologio”
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