Le Iene da Sven Goran Eriksson: il “mister non mollare” e il commovente saluto degli ex laziali del 2000

Nella puntata andata in onda ieri sera, in prima serata su Italia1, c’è un servizio realizzato in Svezia dall’ex allenatore della Lazio che ha rivelato di essere affetto da un tumore incurabile

Il terribile annuncio era arrivato soltanto qualche giorno fa. L’ex allenatore di Roma, Lazio e della nazionale Inglese Sven-Göran Eriksson aveva rivelato che gli è stato diagnosticato un cancro terminale al pancreas e, nella migliore delle ipotesi, gli resta circa un anno di vita. Eriksson infatti si è dimesso dal suo ultimo ruolo di direttore sportivo nel club svedese Karlstad 11 mesi fa, proprio a causa di problemi di salute.

L’omaggio a Sven Goran Eriksson – Cityrumors.it –

 

Eriksson resterà per sempre nella storia della Lazio per aver condotto dalla panchina la gloriosa società romana nell’epopea massima delle vittorie e dei trionfi, anche internazionali. La società dell’allora presidente Sergio Cragnotti sotto la sua guida ha conquistato uno storico scudetto, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa europea, due Coppe Italia e due Supercoppe italiane. Anni indimenticabili per tutti i tifosi e i componenti di quella straordinaria squadra.

Il terribile annuncio

Da perfetto nordico, Sven Goran Eriksson ha sempre preferito parlare poco e far parlare i fatti, ma questa volta ha voluto spiazzare davvero tutti e l’annuncio che ha fatto ha lasciato senza parole. “Tutti vedono che ho una malattia che non fa bene, e tutti suppongono che sia un cancro, e lo è. Ma devo combatterla il più a lungo possibile. So che nel migliore dei casi ho circa un anno, nel peggiore dei casi anche meno. O nel migliore dei casi suppongo anche di più”. Un annuncio terribile che ha sconvolto tutti gli appassionati di calcio e non solo, ma soprattutto i tanti addetti ai lavori ed ex calciatori che in passato avevano avuto la fortuna di lavorare con lui. Tanti sono stati gli attestati di stima e di incoraggiamento che in questi giorni sono arrivati all’ex tecnico, soprattutto da chi ha lavorato con lui. Ecco perchè la redazione delle Iene, il popolare programma che da molti anni va in onda su Italia 1, ieri sera ha deciso di provare a regalare un sorriso al mister svedese. Una delle Iene, Nicolò De Vitiis, si è recato in Svezia per consegnargli un video messaggio di alcuni giocatori della Lazio, e non solo, con cui nel 2000 riuscì a vincere uno storico scudetto oltre ad altri trofei italiani e internazionali. Mancini, Nesta, Nedved, Vieri, praticamente tutti i suoi giocatori di quella straordinaria squadra, hanno portano lo stesso messaggio:Forza Mister non mollare!. In più, De Vitiis ha portato in casa dell’allenatore gli ingredienti per preparare una carbonara: un modo per ricordare gli indimenticabili anni trascorsi a Roma.

Le Iene in visita

Eriksson ha scoperto la malattia con uno svenimento. “Dopo un consulto medico ho scoperto di avere avuto in ictus e che avevo già un tumore. Non so da quanto tempo, forse un mese, forse un anno. Si è scoperto che avevo il cancro ma il giorno prima avevo corso cinque chilometri. È venuto dal nulla. E questo ti rende scioccato”. Durante la visita la chiacchierata è scivolata ovviamente sul calcio che il mister ha vissuto da assoluto protagonista per molti anni. Tra i giocatori più forti che menziona, il mister ricorda Diego Armando Maradona (in un Fiorentina-Napoli di Coppa Italia), David Beckham come “il destro più forte del mondo”, e Sinisa Mihajloviìc, invece, come il “sinistro più forte del mondo” oltre a Roberto Mancini, che praticamente è stato l’allenatore in campo e allievo del mister svedese. Poi inizia a raccontare del brutto periodo che sta passando da un anno a questa parte: “Ora faccio poco, da quasi anno quando ho scoperto della malattia. Non posso più occuparmi di calcio. Ogni due settimane faccio controlli per vedere se il tumore peggiora. Per ora va molto bene, è al pancreas, simile a quello di Vialli”.

L’allenatore svedese allo stadio Olimpico qualche tempo fa – Cityrumors.it –

 

Per poi aggiungere che “non si può curare, se ci pensi tutti i giorni diventi matto. Io voglio continuare a vivere, ma non in una miseria mentale. Ma non mi aspettavo tutto questo affetto, mi sento felice”. L’esperienza alla Lazio è sicuramente quella che gli è rimasta più nel cuore, “abbiamo vinto 7 trofei, eravamo  uno squadrone. Il rimpianto? Potevamo vincere lo Scudetto un anno prima”. E ha aggiunto, “di recente sono andato a Roma a vedere il derby ed è stata una grande emozione. Vorrei essere ricordato come uno che ha tentato di educare i giocatori, come un uomo per bene”. Poi arriva la parte più commovente con il video saluto del mondo laziale al mister più amato nella storia biancoceleste. Infatti dopo il saluto dei tifosi e del presidente Claudio Lotito, arriva quello dei giocatori più forti allenati dal tecnico nella storia laziale per un momento davvero toccante.

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