L’ex frontman degli Oasis è al settimo cielo per la notizia dell’addio del tecnico tedesco: il suo odio per i Reds non ha limiti
La notizia dell’addio di Jurgen Klopp al Liverpool a fine stagione ha sconvolto tutto il mondo del calcio: dopo nove anni, il tedesco lascerà la panchina dei Reds. Una parte dei tifosi inglesi, comunque, sembra essere lo stesso molto felice. Su tutti, Liam Gallagher ha reagito in modo estremamente positivo alla notizia. L’ex frontman degli Oasis è un noto tifoso del Manchester City che negli ultimi anni ha dovuto lottare in tutte le competizioni proprio contro la formazione di Klopp, che ha sempre dato filo da torcere a Guardiola.
Proprio dopo la grande notizia è apparso su Radio X venerdì per parlare di una collaborazione tra lui e il chitarrista degli Stone Roses John Squire. Dopo aver parlato con il conduttore Johnny Vaughan del loro prossimo album, si è soffermato brevemente sull’addio di Klopp dal Liverpool. Queste le sue parole: “Sì, che liberazione, amico”, ha detto. “Non ho niente da aggiungere, è una grande liberazione. Arrivederci Klopp!”. Non potrebbe essere più felice, quindi. I Reds ora a fine stagione dovranno trovare un nuovo tecnico per continuare a tenere testa ai Citizens.
I dettagli
Proprio Gallagher in particolare ha una storia di grande odio nei confronti del club del tecnico tedesco, che ha soprannominato “Lucky Pool” dopo un pareggio per 2-2 contro il Manchester City nell’aprile 2022. In Premier League, al momento, il Liverpool ha cinque punti di vantaggio sul Manchester City in classifica, che ha una partita in meno. A Klopp, comunque, non interessa il pensiero di Gallagher riguardo la sua scelta: il tedesco sui canali social del club ha esposto le sue motivazioni riguardo la separazione in estate.
“Dobbiamo cercare di ottenere il massimo da questa stagione e penso che dopo questo annuncio potremo crescere ancora di più. Non dobbiamo lasciarci distrarre, il fatto che abbia detto che l’anno prossimo non allenerò più qui non può essere una scusa. Sento di non poter più fare questo lavoro in futuro, ma per tutto il resto della stagione sono convinto di poterlo fare al massimo. Faccio questo da 24 anni, ci sono parti di questo lavoro che non si vedono e che non sopporto più. Ho costruito la mia carriera sull’energia, su un certo modo di allenare che non è più sostenibile. Non posso più dare tutto quello che ho, essere dedicato al 100% al mio mestiere, al Liverpool: ho capito che le mie risorse non sono infinite e preferisco dare tutto in questa stagione e poi prendermi una pausa. O smettere”, ha detto.
