L’ex giocatore della Lazio parla per la prima volta da quando è andato e le sue parole non sono tenere nei confronti della società
Un missile terra-aria con direzione Formello e viene lanciato da un ex come Luis Alberto, uno che difficilmente se ha qualcosa da dire si risparmia o si tiene. Tutt’altro.
L’ex giocatore della Lazio ora in Qatar a 10 milioni netti a stagione per quattro anni, è tornato a parlare della società della capitale e l’ha fatto con affetto per quanto riguarda qualche suo compagno e il passato in biancoceleste, ma con veleno per quel che riguarda la società e chi la rappresenta attualmente.
Parole non proprio carine nei confronti di qualche dirigente che non ha mai gradito, né ha mai avuto un minimo di rapporto come Fabiani, mentre con Lotito, che non nomina mai, qualche frecciatina è arrivata lo stesso. Da quello che dice e da quello che si sa, lo spagnolo si è anche riservato qualcosa, nel senso che non ha detto tutto quello che avrebbe voluto dire.
E comincia così la sua lettera, perché di questo si tratta a Cronache di Spogliatoio: “Non sarei mai andato via dalla Lazio. Sarei rimasto a vita… Perché sono andato via? Ditemi uno che è uscito bene dalla Lazio. Fanno così: guardate ora proprio Cataldi… era lì fin da piccolo. È un peccato perché poi vedi altre squadre che si comportano diversamente: almeno ti fanno fare un saluto o una conferenza stampa. Radu, ma anche con Lulic e Milinkovic-Savic, a nessuno di loro è stato concesso”.
“Non c’è niente di pulito lì dentro…”
Per Luis Alberto gli ultimi anni sono cambiati in modo radicale all’interno della società e non lo nasconde: “Tutti escono male perché non parlano in faccia, è un peccato. La Lazio è una società speciale, però non per le persone che ci sono dentro, ma per quello che c’è fuori, che è una roba pazzesca. Ho tanti amici tifosi, quando parli con loro è tutto. C’è gente che lo mette davanti alla famiglia. Noi eravamo felici dentro perché c’erano Inzaghi e Tare. Con Igli ho litigato mille volte, ma sapevamo che eravamo due persone giuste e trovavamo la ragione. Dopo quel periodo è finito tutto”.
Le sue parole sono cariche d’amarezza, anche se dove sta adesso non nasconde che è un altro mondo, se non altro per l’altissimo ingaggio che prende in Qatar, ma quando sostiene che non sarebbe mai andato via, c’è da credergli, anche perché poco prima del rinnovo alla Lazio aveva rifiutato la stessa offerta della stessa squadra qatariota che quando si è rifatta viva, non ci ha pensato due volte, visto che alla Lazio era cambiato tutto e jon ci voleva più stare. E anche in quel caso non l’ha nascosto.
Luis Alberto non usa mezzi termini anzi ci va giù piuttosto pesante, soprattutto nei confornti di chi c’è adesso alla Lazio: “Anche quando è andato via Sarri, era finito il ciclo. Avevo appena rinnovato, per me l’idea era restare a vita. Non mi andava però di rimanere in un posto in cui non vedevo niente di pulito. Non sono mai stato zitto. Era il momento di andarmene e stare più tranquillo calcisticamente”