Dopo la morte di Gigi Riva è arrivata un’altra bruttissima notizia per il calcio italiano: se n’è andato un altro grande protagonista.
L’improvvisa morte di Gigi Riva ha scosso tutto il mondo del calcio italiano, che ha dovuto dire addio a uno dei suoi principali protagonisti. Gigi Riva è stato tra i migliori calciatori italiani di tutti i tempi e tra i più forti attaccanti della storia del calcio, capace di realizzare 208 reti e di vincere anche uno straordinario scudetto con il suo Cagliari: cresciuto nel Legnano, dal 1963 al 1977 ha indossato solo due maglie, quella rossoblu e quella della Nazionale italiana (ancora oggi è il miglior marcatore azzurro con 35 reti).
Nemmeno il tempo di ricevere la notizia della morte di Gigi Riva che gli appassionati di calcio devono fare i conti con un’altra tristissima dipartita. Giuliano Musiello, ex attaccante di Roma, Genoa e Avellino, è venuto a mancare all’età di 70 anni. Musiello, che viveva a Saluzzo, in provincia di Cuneo, combatteva da qualche tempo con una grave malattia.
Nato nel 1954 a Torvicosa, in Friuli, Musiello ebbe una buona carriera tra Serie A e Serie B. Il suo esordio nella massima serie avvenne nella stagione 1972-1973 con l’Atalanta. Proprio nella gara del debutto riuscì a realizzare la rete del successo bergamasco contro il Torino. Le buone prestazioni spinsero la Juventus a puntare su Musiello, all’epoca diciannovenne: quella bianconera fu però una parentesi non fortunata per il giocatore, che riuscì a trovare spazio solo in Coppa Italia (segnando però una rete al Cesena).
Lutto in Serie A, piangono i tifosi romanisti: un vero dolore
La sua carriera proseguì all’Avellino, dove riuscì a conquistare il titolo di capocannoniere in Serie B nella stagione 1975-1976, anche se in coabitazione: in tutto furono 18 le sue reti, un bottino che gli consenti di portarsi al primo posto tra i bomber a pari merito con un altro grande attaccante come Roberto Pruzzo.
Dopo l’esperienza irpina Musiello approdò nella Roma allenata da Nils Liedholm, in Serie A, dove disputò due buoni campionati. Tuttavia la troppa discontinuità non lo aiutò a conservare il posto in giallorosso: nei successivi anni della sua carriera indossò le maglie di Genoa, Foggia, Novara, Ravenna e Cuneo, prima di chiudere con il calcio giocato con l’ultimo anno a Savona, nel 1986-1987.
Una carriera comunque importante, quella di Musiello: 100 presenze e 15 reti in Serie A, a cui si aggiungono 130 presenze e 32 reti in Serie B. Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, Musiello si stabilì a Saluzzo dove ha aperto una scuola calcio che ancora oggi porta il suo nome. Nel corso degli anni questa struttura è diventata un punto di riferimento per il calcio femminile nel Cuneese.