Il popolare giornalista di Sky ha raccontato in una recente intervista gli ultimi drammatici momenti vissuti insieme alla moglie Silvia malata da tempo di un male incurabile
Il video dell’intenso abbraccio al termine della decisiva partita dell’Italia contro la Croazia agli Europei, in corso di svolgimento in Germania, con il Commissario tecnico Luciano Spalletti, ha fatto immediatamente il giro del web diventando subito virale. Un momento di profonda commozione e amicizia che ha visto protagonista il noto giornalista della piattaforma satellitare dopo il dramma familiare che aveva vissuto soltanto qualche giorno prima.
Una perdita enorme quella subita da Marco Nosotti, volto notissimo e giornalista di Sky Sport. Nosotti si trovava in Germania come inviato al seguito della nazionale ed era stato costretto a rientrare improvvisamente in Italia per l’aggravarsi delle condizioni di sua moglie Silvia, gravemente malata da tempo. Dopo qualche giorno trascorso a casa per i funerali della moglie però, il veterano di Sky ha fatto ritorno in Germania per riprendere il suo lavoro. “Lavorare aiuta a non restare inchiodati al dolore, a non farsi risucchiare“, ha detto il giornalista al Corriere della Sera in edicola oggi.
Un dolore enorme
Marco Nosotti è indubbiamente uno dei volti più popolari del giornalismo sportivo italiano. Da sempre a Sky, è sempre stato apprezzato e stimato per la professionalità, precisione e competenza con cui ha raccontato, quasi sempre da inviato sul campo, gli eventi sportivi, soprattutto calcistici, che in tutti questi anni è stato chiamato a seguire. E, da inviato al seguito della Nazionale italiana impegnata nelle partite di Euro 2024, in corso di svolgimento in Germani, ha dovuto affrontare la prova più dura della sua esistenza: la perdita dell’adorata moglie Silvia, malata da tempo, dopo 28 anni di matrimonio. “Tutto è precipitato”, racconta lo stesso Nosotti al Corriere della Sera, “dopo la prima partita della nazionale, quella con l’Albania. Ho fatto il collegamento la domenica mattina e sono tornato a casa. Sono stati giorni terribili e magnifici, abbiamo condiviso anche l’ultimo passaggio, come avevamo fatto per tutti i giorni di trent’anni della nostra vita”. Purtroppo Silvia era malata da tempo di leiomiosarcoma, un tumore dei tessuti molli, scoperto proprio qualche giorno dopo la straordinaria cavalcata della nazionale di Mancini a Euro 2021. “Al mio ritorno a casa mi disse ‘adesso togliamo tutto e vediamo cosa succede’. Purtroppo c’è stata la recidiva e si è ripresentato. Da lì è cominciata la sua battaglia, la nostra battaglia”, racconta ancora il giornalista.
@relevo_deportes ❤️🩹 El precioso gesto de LucianoSpalletti. Marco Nosotti es un periodista italiano. Él y el seleccionador nacieron en el mismo pueblo y son amigos desde hace muchos años. La mujer de Marco murió el día que #España jugó contra su país. Hoy, tras la clasificación, Luciano ha ido a abrazarle, le ha dedicado la victoria y le ha dicho unas palabras preciosas. 💬 “¿Ves? Silvia nos ha dado fuerzas para seguir adelante”. #tiktokfootballacademy #DeportesEnTikTok #TikTokDeportes #EURO2024 #Football #Fútbol #Italia #Spalletti
L’abbraccio con Spalletti
La situazione negli ultimi mesi era peggiorata e la moglie stava sempre peggio, tanto che il giornalista aveva chiesto alla direzione di Sky di poter continuare a lavorare il più possibile vicino casa perchè la moglie la notte aveva bisogno della sua presenza. “Lei è morta il 20 giugno”, continua a ricordare Nosotti. “Era la sera di Italia Spagna, e ci stavamo preparando a vederla insieme, facendo finta che tutto fosse normale. Quella sera, prima che iniziasse la gara, Federica Masolin, dallo studio, mi ha mandato un abbraccio chiudendo la trasmissione. Mio figlio mi ha suggerito di dirlo alla mamma, ma nel momento in cui sono cominciati gli inni nazionali Silvia è spirata”.
Dopo la morte della moglie, il giornalista ha deciso di tornare subito al lavoro, spinto anche dalle parole del figlio Giulio e dalla consapevolezza che Silvia avrebbe voluto così e proprio al termine di Croazia-Italia e del “miracolo di Zaccagni”, che ha qualificato gli Azzurri alla fase a eliminazione diretta, c’è stato quello straordinario momento con Luciano Spalletti. “In quel momento non eravamo più il ct della nazionale e il giornalista. Eravamo due esseri umani”, ha concluso Nosotti.