Nello scenario che vorrebbe Antonio Conte sulla panchina del Milan il prossimo anno, si materializza da subito un brusco stop
Sono ormai settimane, da quando il Milan è uscito dalla Champions nella fase a gironi, nonché dopo aver visto aumentare di giornata in giornata il distacco dall’Inter capolista, che si parla della separazione del club meneghino da Stefano Pioli.
L’autunno nero della squadra rossonera – basti pensare che dopo la gara di Marassi, prima della sosta delle Nazionali, il Diavolo era in testa alla classifica – ha prodotto delle conseguenze devastanti sul futuro del tecnico.
L’inverosimile situazione legata ai tantissimi infortuni – attribuita allo staff atletico scelto dall’allenatore – il perdere terreno in campionato e anche l’uscita dalla Coppa Italia per mano dell’Atalanta hanno completato un quadro che, per il parmigiano, si è fatto davvero a tinte fosche.
Nonostante l’ottimo cammino in Serie A nelle ultime giornate – il Milan si è portato ad un solo punto di distanza dalla Juve – il destino di Pioli sembra segnato. Da tempo il nome di Antonio Conte aleggia minaccioso sulla testa del tecnico del 19esimo scudetto, che forse può sperare solo in un trionfo in Europa League per coltivare qualche residua speranza di restare.
La maggior parte degli addetti ai lavori dà per certo che i dialoghi tra i vertici di Via Aldo Rossi e l’entourage del salentino siano già in atto. Conte è un tipo ambizioso, un vincente di natura, e avrebbe già fatto le sue richieste di mercato al solerte Furlani. Ma proprio qui, sul terreno degli acquisti indicati dal leccese, si starebbe consumando la prima frizione.
Milan-Conte, il Buongiorno non si vede dal mattino…
Torinese e torinista doc, nel club granata dalle prime formazioni delle Giovanili, Alessandro Buongiorno è motivo di orgoglio per il club di Urbano Cairo. Titolare indiscusso nell’undici di Ivan Juric, il difensore è in una crescita esponenziale, come dimostrano le due presenze con la maglia della nazionale accumulate tra giugno e novembre.
Visionato personalmente da Conte nella recente vittoria del Toro ai danni del Napoli, il giocatore è una delle prime richieste avanzate dal papabile nuovo tecnico del Milan alla dirigenza rossonera.
Dopo aver provato con un timido tentativo nel mercato di gennaio, la dirigenza meneghina sta ora spingendo forte per strappare il difensore ai granata a luglio. Il problema è che il presidente Cairo ha alzato un vero e proprio muro sulla sua bandiera.
Il patron non è disposto a cedere il gioiello se non per un’offerta di almeno 40 milioni che potrebbero non bastare. Su queste basi il Milan avrebbe per ora fatto un brusco dietrofront, provocando la delusa reazione dell’esigente ex tecnico dell’Inter.
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