Scatterà domani la prima giornata della competizione per club più importante d’Europa, rinnovata nel format e nel numero di partecipanti e di partite da giocare
Con una settimana completamente dedicata alla rinnovata Champions League, tornano da domani le coppe europee con una formula tutta nuova che renderà ancora più difficile il cammino di chi vorrà provare ad alzare il trofeo a fine stagione. Un super computer ha provato a calcolare i punti necessari per centrare la qualificazione diretta agli ottavi di finale riservata alle prime otto, e quella ai playoff, destinata alle squadre classificatesi tra il nono e 24esimo posto.
In questa stagione l’Italia sarà, insieme alla Germania, l’unica nazione europea a schierare ben cinque squadre al via della nuova Champions League. Inter, Milan, Juventus, Atalanta e Bologna, si dovranno cimentare con la nuova formula che prevede di giocare almeno 8 partite, quattro in casa e quattro in trasferta prima di procedere con la fase a eliminazione diretta.
Tutto più difficile
Dopo tanto parlare finalmente domani prenderà il via la Champions League nella versione rinnovata e corretta che il presidente della UEFA Ceferin aveva annunciato in grande stile la scorsa stagione. Un format studiato per andare incontro ai grandi club europei ansiosi di giocare ancora più partite e per garantirsi ancora più soldi al termine della competizione. La nuova formula prevede prima di tutto un allargamento alle squadre partecipanti da 32 a 36 e sono spariti i vari gironi di quattro squadre di qualificazione, per lasciare spazio a un girone unico riveduto e corretto, dove ogni club disputerà almeno otto partite, quattro in casa e quattro in trasferta. Al termine delle quali una classifica finale stilerà le varie posizioni che porteranno le prime otto direttamente agli ottavi di finale, le squadre qualificate dal 9 al 24 posti ai playoff spareggio, mentre le restanti verranno eliminate senza passare neanche per i ripescaggi in altre competizioni. Essendo un format nuovo di zecca la domanda che tutti gli appassionati si fanno è: ma quanti punti serviranno per qualificarsi? Un super computer ha provato a dare la risposta che forse nessuno si aspettava.
Tutto più difficile
C’è da premettere che con il nuovo formato solo le prime otto accedono direttamente agli ottavi di finale. Ma sono importanti anche le posizioni dalla nona alla 24esima, perchè queste sedici squadre passeranno il primo taglio e si scontreranno in un turno supplementare di qualificazione per la fase a eliminazione diretta. Alla vigilia dell’inizio del massimo torneo continentale un super computer con sistema Elo ha provato a calcolarlo attraverso 10.000 simulazioni delle gare della fase a girone unico per capire quanti punti saranno necessari per qualificarsi. Per l’ottavo e ultimo posto disponibile per la qualificazione diretta agli ottavi, nel 43% dei casi serviranno 15 punti, nel 30% 16 punti, e nel 21% saranno sufficienti 14 punti. Un eventuale pari merito potrebbe verificarsi intorno ai 15 punti. Guardando invece alla parte bassa della classifica, l’ultimo posto valido per il playoff, ovvero la posizione ventiquattresima, si raggiunge nel 54% dei casi con 9 punti e nel 23% con 8 punti. Il rischio con 9 punti è quello di dover competere per la qualificazione in base alla differenza reti rispetto alle altre squadre. Da domani però i calcoli a tavolino lasceranno spazio alle giocate dei tanti campioni che regaleranno il solito grande spettacolo.