Pantani e quel Giro del 1999: ecco cosa successe davvero

Clamorosa svolta nell’inchiesta che dovrebbe finalmente chiarire cosa accadde davvero nella corsa Rosa che in quell’anno stava incoronando il grande corridore italiano

La procura di Trento ha aperto una nuova inchiesta su un presunto giro di scommesse illegali messo in atto dalla criminalità organizzata e sul conseguente complotto, anche questo al momento presunto, per escludere il ciclista Marco Pantani dal Giro d’Italia del 1999. L’enorme volume di giocate sulla vittoria finale dell’atleta romagnolo avrebbe spinto l’organizzazione criminale a fermarlo a ogni costo prima del traguardo finale.

Marco Pantani incastrato dalla camorra – Cityrumors.it – Ansa foto

 

Il 14 febbraio del 2004 ci lasciava, in circostanze poco chiare e alquanto misteriose, il grande campione romagnolo, eroe tragico e amatissimo: l’ultimo capace di vincere Giro e Tour nello stesso anno. Probabilmente il più grande ciclista degli anni moderni in grado di infiammare gli appassionati con i suoi ripetuti scatti appena la strada cominciava a salire per scrollarsi di dosso la resistenza degli avversari.

Una storia da sempre poco chiara

Probabilmente l’ultimo degli eroi romantici di uno sport per uomini duri, Marco Pantani ottenne in tutto 46 vittorie in carriera, con i migliori risultati nelle grandi corse a tappe. Entrò definitivamente nel novero dei più grandi del ciclismo in grado di centrare la cosiddetta “doppietta Giro-Tour”, trionfando nei giri d’Italia e di Francia nella stessa annata del 1998. Oltre alla tante imprese sulle montagne del Giro del Tour, che hanno sempre infiammato tutti gli appassionati di questo nobile sport, la storia di Pantani è segnata anche da quello che accadde nelle tappe finali del Giro d’Italia del 1999, quando “il pirata” stava portando a termine l’ennesima grande vittoria. In attesa soltanto della passarella finale di Milano, visto l’enorme vantaggio accumulato nella classifica generale. La mattina del 5 giugno, durante i controlli anti-doping prima della partenza da Madonna di Campiglio, fu trovato positivo con l’ematocrito nel sangue oltre la soglia consentita. La squalifica dal Giro fu immediata, ma su quei valori il sospetto della “manipolazione” a opera della Camorra ha sempre gettato un’ ombra su tutta la vicenda.

Il Pirata in azione – Cityrumors..it -Ansa foto

 

Riaperta l’inchiesta

“Associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alle scommesse clandestine e collegata al decesso del ciclista” è l’ipotesi di reato su cui indaga la pm Patrizia Foiero che nei prossimi giorni ascolterà una decina di persone informate sui fatti. Le nuove  indagini sono iniziate un anno fa e hanno ripreso molte delle teorie diffuse negli anni per individuare le cause del declino di Pantani, dopo la famigerata squalifica a due tappe dalla conclusione del Giro d’Italia del 1999 e della sua morte, avvenuta il 14 febbraio 2004 in una stanza di un residence di Rimini per overdose di cocaina e di psicofarmaci. Il sospetto, a questo punto, è che ci sia stata la mano della camorra nella manipolazione dei risultati di quei controlli che di fatto stroncarono la carriera del ciclista. “Se Pantani vinceva il Giro il banco saltava. E la Camorra, l’alleanza di Secondigliano, avrebbe dovuto pagare diversi miliardi in scommesse clandestine e rischiava la bancarotta”. Sarebbe questo il contenuto scottante che un collaboratore di giustizia eccellente avrebbe riferito ai carabinieri, e riportato nei verbali della Commissione antimafia che indagavano sulla sua morte. L’ipotesi più inquietante che sta emergendo è quella di un giro di scommesse clandestine gestito dalla Camorra, con l’obiettivo di impedire il trionfo del Pirata.

Gestione cookie