L’incubo degli organizzatori diventa realtà: atleta ricoverata dopo aver fatto una gara nella Senna. A questo punto il rischio è quello di un sabotaggio da parte degli atleti.
L’organizzazione delle Olimpiadi di Parigi è ormai da giorni al centro di polemiche ed ora il rischio è quello di una protesta ufficiale da parte di tutte le Nazionali. Si è partiti con la discussione sulla cerimonia di apertura, si è proseguito con le dure dichiarazioni da parte di molti atleti (tra cui il nostro Ceccon ndr) per un villaggio olimpico senza condizionatori e con un cibo non proprio ottimale e si è concluso con la vicenda della Senna.
Il fiume parigino è il luogo prescelto per le gare di triathlon e di nuoto di fondo. Nulla di particolarmente strano se non fosse per i diversi problemi avuti a causa dell’inquinamento. Il bagno del sindaco della capitale francese non è servito a rassicurare gli atleti e a far disputare le prove in sicurezza. La pioggia caduta in questi giorni lo ha reso ancora di più inquinato tanto da rinviare la prima gara e annullare diverse prove. Nonostante questo gli organizzatori hanno deciso di non ricorrere al piano B, ma di confermare le gare previste nella Senna. Una scelta a quanto sembra forzata e la speranza era che tutto si concludesse senza problemi di salute, ma non è stato assolutamente così.
Le prime gare che si sono svolte nella Senna sono state quelle del triathlon e possiamo dire che l’esito è stato negativo. Molti atleti hanno accusato dei malori subito dopo la gara e una addirittura è finita in ospedale a distanza di quattro giorni dalla gara. Il motivo: Escherichia Coli.
La triatleta belga Claire Michel, come riferito da Il Fatto Quotidiano, ha accusato problemi di stomaco e intestinali subito dopo la gara e così la Federazione, che è stata costretta a non far gareggiare la staffetta mista per l’assenza della sua atleta, ha provveduto al ricovero. Gli esami hanno confermato la positività all’Escherichia Coli. Si tratta di un primo caso che ora spaventa gli atleti. Vedremo se gli organizzatori opteranno per un piano B oppure confermeranno la Senna.
Il nuoto di fondo a breve dovrebbe essere protagonista nella Senna e c’è timore per gli italiani. Paltrinieri ha già espresso contrarietà a gareggiare nelle acque di un fiume inquinato, ma da parte sua non c’era nessuna intenzione di saltare questo appuntamento. Con il primo caso di Escherichia Coli le cose, però, potrebbero cambiare.
Non è da escludere che gli atleti facciano una richiesta ufficiale per portare gli organizzatori ad optare per il piano B. Una soluzione fino a questo momento mai presa in considerazione, ma che ora potrebbe diventare realtà per la sicurezza dei singoli atleti.
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