Una giornata indimenticabile per i colori azzurri alle Olimpiadi con tre medaglie che entrano di diritto nella storia delle rispettive discipline
Non passa giornata di gare nella kermesse olimpica che non veda il tricolore italiano sul podio. Oggi nella quarta giornata sono arrivate infatti altre medaglie che portano il totale azzurro a quota 11, con ben 3 ori, 4 argenti e 4 bronzi. L’oro lo hanno conquistato, in una finale epica contro le padroni di casa della Francia, le spadiste che al minuto supplementare riescono a piazzare la stoccata decisiva. L’argento arriva dalle Fate delle ginnastica che dopo 96 anni riportano l’Italia sul podio Olimpico. Il bronzo arriva dall’immortale Gregorio Paltrinieri che a 30 anni mette il sigillo a una carriera mostruosa, diventando il primo atleta azzurro a salire sul podio in tre edizioni consecutive dei giochi.
Le Olimpiadi sono esattamente così, sono il trionfo dello sport al massimo livello, dell’agonismo, delle vittorie e anche delle sconfitte, che comunque vada regalerà sempre tanti momenti emozionanti, che resteranno per sempre nella storia dei Giochi e nel cuore di tutti gli appassionati che hanno avuto la fortuna di viverli.
Un oro a casa loro
L’onore della copertina spetta indubbiamente alla squadra di spada femminile che regala la sorpresa più grande mettendo finalmente fine alla maledizione che stava oramai avvolgendo tutta la scherma azzurra che non riusciva più a salire sul gradino più alto del podio, conquistando così una clamorosa medaglia d’oro. Alberta Santuccio, Giulia Rizzi, Mara Navarria e Rossella Fiamingo superano la Francia all’extra time e per la prima volta nella storia salgono sul gradino più alto dell’Olimpiade, conquistando anche la 50esima a livello olimpico per la nostra nazione nella scherma. Vittoria impreziosita ancora di più dal fatto di averla strappata alla nazione ospitante che pregustava l’ennesimo trionfo di questo inizio di Olimpiadi davanti a oltre 5000 spettatori che gremivano il Gran Palais. Una finale che resterà nella storia della scherma italiana per la grande rimonta firmata anche dalla Navarria, subentrata a Fiamingo dopo il terzo assalto e conclusa all’extra time che obbligava, dopo il sorteggio, Alberta Santucci a dover piazzare per forza la stoccata decisiva pena la sconfitta in caso di ulteriore parità.
LA STORIA SIAMO NOI!!! 💚🤍❤️
Angela Andreoli, Alice D’Amato, Manila Esposito, Elisa Iorio, Giorgia Villa.
Le nostre splendide Fate d’argento riportano una medaglia olimpica nel concorso generale a squadre femminile di ginnastica artistica 96 anni dopo Amsterdam 1928!… pic.twitter.com/3kPX8GkeNU
— ItaliaTeam (@ItaliaTeam_it) July 30, 2024
Le Fate nella storia
Amsterdam 1928, erano ben 96 anni che la ginnastica italiana a squadre non tornava sul podio. Basta soltanto questo dato per inquadrare perfettamente l’impresa assoluta che hanno realizzato Manila Esposito, Alice D’Amato, Angela Andreoli, Elisa Iorio e Giorgia Villa, già campionesse d’Europa e oggi medaglia d’argento alle Olimpiadi. In pratica sono le prime tra le umane, dopo le straordinarie ginnaste degli Stati Uniti, guidate dall’immensa Simon Biles alla medaglia d’oro. La gara dell’Italia è stata praticamente perfetta dall’inizio alla fine e senza paura si sono andate a prendere una storica medaglia. Le Fate infatti superano la Cina (alla fine deludente sesta) dopo la prima rotazione, conducono la gara per l’argento fino alla fine e totalizzano 165.494 punti, resistendo alla rincorsa finale del Brasile di bronzo, staccato di circa un punto (164.497).
Greg l’immortale
Inutile girarci intorno, siamo di fronte all’immortalità o quasi. Il capitano azzurro di nuoto, Gregorio Paltrinieri, con il bronzo negli 880 metri stile libero, centra la storica impresa di salire sul podio in tre edizioni consecutive dei Giochi, impresa mai riuscita a nessun atleta azzurro nella storia delle Olimpiadi che, alla soglia dei trenta anni, lo consacra tra i più grandi di sempre nelle gare al coperto di fondo e mezzofondo. Quarta medaglia olimpica per SuperGreg, la seconda negli 800 sl dopo l’argento conquistato a Tokyo 2021, l’oro di Rio nei 1500 e il bronzo in acque libere sempre in Giappone. Greg non si smentisce mai. Dopo il bronzo ottenuto quest’anno anche al Mondiale in 7’42″98 corona la stagione con questo podio. Meglio di lui soltanto l’irlandese Daniel Wiffen e lo statunitense Bobby Finke, capaci di superare l’azzurro negli ultimi 50 metri.