Il 2024 per Nole Djokovic è cominciato come era finito l’anno precedente, ma l’annuncio sul suo ritiro fa tremare i fan: l’ha detto davvero
Due anni fa era stato respinto con perdite, quando aveva provato ad entrare nel Paese e a rimanere anche a dispetto della mancata vaccinazione contro il Covid-19. Nole Djokovic non ha mai cambiato idea, nel 2023 si è ripreso gli Australian Open e ora è pronto a rifarlo. Tutto a posto quindi? Sì, ma l’annuncio sul suo ritiro getta un’ombra sul futuro.
Nell’immediato sappiamo che intanto non si è ancora stancato di vincere. Ha chiuso la passata stagione ancora una volta come numero uno al mondo e per ribadirlo ha battuto Jannik Sinner nella finale delle Nitto ATP Finals di Torino.
Una rivalità che è il sale della sua vita, così come quella con Carlos Alcaraz. Perché con Roger Federer ormai fermo da due anni anche se il ritiro è arrivato a settembre 2022 e Rafa Nadal quasi alla fine della sua corsa, è rimasto solo lui. Quelle con lo svizzero e lo spagnolo sono state le più grandi sfide della sua carriera, perché stare davanti a loro significava riscrivere il libro dei record e così in effetti è stato.
In particolare Federer e il serbo si sono affrontati ufficialmente ben 50 volte, con un bilancio di 27-23 in favore di quest’ultimo. Insieme hanno anche vinto 41 dei 77 titoli del Grande Slam fino al 2022 ma soprattutto c’è un dato curioso. Se sulla terra il loro conto è pari, 4 vittorie a testa, sull’erba invece è in testa Nole 3-1.
Ancora di più sono state le partite con Nadal. La loro prima volta nel 2006 e fino ad oggi hanno disputato 59 incontri, con un bilancio favorevole al serbo che conduce 30–29. Ecco perché dire chi sia il più grande di sempre risulta complicato.
Nole ci pensa, ma guarda anche avanti, perché per lui i numeri contano fino ad un certo punto. Oggi è rimasto l’unico grande della vecchia guardia, in mezzo a tanti giovani che provano a far saltare il banco. Sinner e Alcaraz, certo, ma non soltanto loro come dicono la classifica e i risultati.
Djokovic è ancora lì e non ha nessuna voglia di mollare, come ha ribadito dopo aver battuto il francese Mannarino per raggiungere i quarti dei finale agli Australian Open. Ha spiegato di essere perfettamente conscio che i migliori della classifica mondiale anno dopo anno fanno sempre uno step per crescere e portare il livello del loro gioco più in alto. Ecco perché non può permettersi distrazioni o cali di tensione.
I suoi programmi per il 2024? Sicuramente vincere un torneo dello Slam ma soprattutto non farsi passare l’amore per il tennis. Oggi però è più dura separarsi da sua moglie e dai figli, vorrebbe passare più tempo con loro e quindi è diventato selettivo nelle scelte dei tornei da giocare.
Tutto questo significa che sente vicino il ritiro? “Sono ancora il numero 1 e al top della carriera, non ho voglia di lasciare il tennis mentre mi trovo in questa posizione. Quando capirò dentro di me che non sarò in grado di competere ai massimi livelli, allora probabilmente considererò l’idea di ritirarmi. Vediamo come andrà in futuro”. Un’ipotesi che i suoi tifosi non vogliono nemmeno considerare.
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