Roberto Mancini potrebbe diventare il prossimo allenatore della Roma. Ivan Juric sempre più in bilico: gli scenari in casa giallorossa.
Riaprtire ancora una volta. Grandi manovre in casa Roma dopo l’ennesimo passo falso in Europa League. Il pareggio contro l’Union SG non ha soddisfatto la società che è intenzionata a tornare nella Capitale per sistemare le cose. Un puzzle che non trova la giusta collocazione dalla quarta giornata di campionato, quando il primo a salutare Trigoria – nello sgomento generale dopo un pari subito contro il Genoa nel finale di gara – fu Daniele De Rossi.
L’esonero del tecnico di Ostia non fu accolto benissimo, per usare un eufemismo, dalla piazza. Lo stesso dicasi per alcuni, forse quasi tutti, giocatori della Roma. Pellegrini ha detto pubblicamente che l’esonero dell’ex compagno di squadra è stato un fulmine a ciel sereno. Non si è espresso, invece, sull’approdo di Juric.
Il tecnico croato è l’altra goccia che sta per far traboccare un vaso ormai ricolmo al cospetto della prossima sosta Nazionale. Tempi in cui si dovrebbe lavorare, mentre la Roma è chiamata ancora una volta a riflettere su un possibile cambiamento. La guida tecnica subentrata a DDR non convince: lo dicono i risultati, con la media punti più bassa delle ultime venti stagioni, 1.30 a partita; lo dicono – nell’atteggiamento – i calciatori che non rendono come dovrebbero.
L’ex Genoa e Torino si difende: “Ho la coscienza pulita, ma talvolta la squadra non la sento mia”. Il tecnico croato si è detto insoddisfatto della prestazione in Belgio, ma avrebbe la soluzione ai problemi di gioco. Forse, però, il modo di risolvere questa situazione incresciosa lo hanno trovato i Friedkin.
I Presidenti texani, osteggiati dalla piazza giallorossa dopo tutti questi passi falsi e una classifica che comincia a essere preoccupante, dovrebbero arrivare a Roma in settimana. Erano alle Maldive per affari, ma in questo momento l’affare più urgente è “salvare” il futuro dei giallorossi.
Ci sarebbe, infatti, la possibilità di cambiare ancora una volta panchina. Ryan e Dan Friedkin avrebbero già scelto il nome del sostituto di Ivan Juric. Si tratterebbe di Roberto Mancini. Ex Commissario Tecnico della Nazionale Italiana, ma soprattutto ex Lazio. I valori sportivi, in questo momento, per i tifosi passano in secondo piano. Mancini è reduce dalla chiaroscura esperienza in Arabia Saudita ed è voglioso di tornare ad allenare una squadra di club. Vuole riprendere subito ad allenare dopo l’esonero da CT dell’Arabia.
La Roma potrebbe essere la pista ideale per ambizione e possibilità. Mancini, dal canto suo, chiede garanzie: non è disposto a fare da traghettatore. Chiede, minimo, un contratto di due anni da accompagnare a profonde rassicurazioni sul mercato. Politica di acquisti che potrebbe non essere realizzabile nell’immediato.
La Roma, in estate, ha speso 112 milioni in entrata per ritrovarsi in zona retrocessione. I conti, così come i risultati, devono quadrare. Quindi intanto Mancini riflette, ma se arriva sa anche che gli acquisti cominceranno da giugno in poi. Nella finestra del mercato di riparazione solo qualche rinforzo.
Tornando alle certezze, l’ex tecnico e giocatore biancoceleste il traghettatore a Roma non lo fa. Messaggio cristallino anche ai Friedkin che si stanno impegnando per prenderlo subito e cercare di tenerlo senza, citando Daniele De Rossi, “farlo stufare” (riferendosi all’esonero di Mourinho dalla Roma). Il passato ritorna, ma stavolta sotto altre vesti e altri trascorsi.
Mancini nella Capitale sarebbe un’altra occasione per animare i Derby, ma soprattutto ravvivare una classifica inaccettabile per gli standard societari. Un primo contatto fra le parti c’è stato, lo riporta – fra gli altri – anche Paolo Assogna di Sky Sport. Il tecnico non conferma l’interessamento, ma potrebbe trattarsi di una bugia bianca per mantenere il riserbo sulla trattativa.
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Juric potrebbe lasciare Trigoria anche in caso di vittoria contro il Bologna. Insieme a Roberto Mancini arriverebbe anche il nuovo CEO giallorosso. Si tratta, al netto di ulteriori capovolgimenti di fronte, dell’ex Sassuolo Giovanni Carnevali. Chiamato a sostituire Lina Souloukou, dimessa dopo l’esonero di De Rossi con conseguente ingaggio di Ivan Juric. La Roma si prepara a vivere un nuovo giorno zero.
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