Neanche il tempo di cominciare, ambientarsi un po’ dopo il suo arrivo e già l’ex ct azzurro è nel pieno di una bufera mediatica e non
Il colpo di fulmine è già finito. Un amore che rischia di spezzarsi sul nascere. Arrivato con tutti gli oneri e onori, e con tanti sorrisi e strette di mano, adesso per Roberto Mancini si fa già dura. La sua avventura con la nazionale dell’Arabia Saudita non è che sia partita con i migliori auspici. Non è tanto per i risultati che anzi con l’ultima vittoria contro l’Oman qualcosa si è visto, quanto per le polemiche mediatiche che stanno venendo fuori da chi ha giocato nell’Arabia e non si riconosce tanto in quello che sta facendo la nazionale araba.
Per l’ex ct dell’Italia si stanno accavallando polemiche su polemiche con la Federazione di calcio araba che resta silente e lo tranquillizza nel proseguire il suo lavoro. Di sicuro l’avvicinamento alla coppa d’Asia non è stato dei migliori per Roberto Mancini, che, come al suo solito, avrebbe polemizzato contro alcuni senatori della selezione saudita che volevano il posto in squadra assicurato. Una cosa che l’ex allenatore azzurro non concepisce, e anche giustamente. Magari è un altro mondo e poteva anche saperlo, ma si sta adeguando anche a questo genere di cose.
Ogni volta in conferenza stampa, almeno di recente, il tecnico viene attaccato e gli vengono poste domande a cui lui risponde col sorriso e un pizzico di spocchia: “Ma davvero pensate che dopo 45 anni di giocatore e allenatore ho problemi a non far giocare tizio o caio?”, con una risata conclusiva beffarda. A puntare il dito contro Mancini, di recente, sono anche ex stelle del calcio saudita ad iniziare da Yasser Al-Qahtani, 108 presenze con 42 gol messi a referto in nazionale. Un luminare del calcio, anche se, con tutto il rispetto e parlando solo di calcio, uno così davanti a Mancini, potrebbe essere paragonato a un granello di sabbia. Ma parla, giudica e dà sentenze.
Ad ogni modo, dall’alto della sua incredibile esperienza, l’ex icona del calcio arabo non ci va morbido: “Come giocatori abbiamo attraversato molte situazioni e e differenze, sia con gli allenatori che con i giocatori. Però non ho mai incontrato una persona più codarda di Mancini. Un allenatore codardo che ha dimostrato di non meritare di guidare questa squadra e di essere una persona irrispettosa“. L’attacco senza mezzi termini di Al-Qahtani intervenendo a ‘BeIN Sports’. L’ex attaccante va avanti e insiste, svelando un retroscena: “Mancini cerca così di ottenere la clausola rescissoria perché vuole andare via. Ha mosso accuse gravi contro i giocatori per il loro patriottismo. Nessuno ha il diritto di farlo e chiedo che si facciano delle indagini per accertare la questione”.
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