I nerazzurri sono diventati un rullo compressore nel 2024 ma Roma-Inter deve ancora finire: quel gesto non è passato inosservato
Un rullo compressore, per provare a chiudere i conti in anticipo come aveva fatto il Napoli nella passata stagione. Se qualcuno pensava o sperava ad un calo di tensione da parte dell’Inter è stato servito, anche se in realtà la sfida vinta per 4-2 contro la Roma non è ancora finita.
Intanto però Simone Inzaghi ha messo in cascina la settima vittoria in altrettante partite nel 2024, tra Serie A e Supercoppa Italiana. E i numeri sono tutti dalla sua parte. Diciassette gol segnati, solo quattro subiti ma soprattutto l’impressione di una grande solidità.
Grandi segnali inviati sia Italia che all’estero, perché la Champions League e l’andata degli ottavi con l’Atletico Madrid sono alle porte. Segnali che al momento però non bastano, perché la Juventus non molla e perché la squadra allenata da Diego Simeone è un avversario irriducibile.
Quindi nessuno al Suning Center può tirare il fiato anche se i segnali sono molto confortanti. La mediana nerazzurra è oggettivamente una delle più forti in Europa e chi è arrivato a far parte del gruppo come Sommer, Pavard e Thuram sta facendo la differenza. In più, rispetto al passato, il tecnico ha realmente una rosa ampia che gli permette di ruotare i suoi uomini e farli rifiatare a dovere.
Roma-Inter non è ancora finita: è successo davvero e ora le conseguenze saranno pesanti
Tutto perfetto quindi, almeno sulla carta. Ma la trasferta all’Olimpico romano ha lasciato una scia pesante di polemiche e un gesto potrebbe cambiare tutto. Era in realtà sfuggito all’arbitro, non però alle telecamere e ai cellulari che hanno immortalato la scena.
Al centro Francesco Acerbi, che evidentemente non ha dimenticato il suo lungo periodo da laziale. Così come non l’hanno dimenticato i tifosi romanisti che fin dall’inizio della gara lo hanno bersagliato di fischi. Un gioco delle parti che però si è trasformato dopo il gol del vantaggio dell’Inter.
Lunga consultazione al Var per la posizione sospetta di Thuram e poi la conferma di Guida. A quel punto il difensore ha pensato bene di mostrare il dito medio ai tifosi giallorossi e quella scena è diventata virale. Così la procura della Figc ha aperto immediatamente un procedimento nei suoi confronti, in attesa di ascoltarlo personalmente.
Ma cosa rischia realmente Acerbi? L’ipotesi più probabile, come successo anche in passato, è quella che si arrivi ad un patteggiamento, con relativa ammenda salata. Ma fino al pronunciamento è anche possibile l’ipotesi della squalifica.
Non è nemmeno la prima volta nelle ultime settimane che il difensore nerazzurro e azzurro è al centro della polemica per un suo gesto. Il 6 gennaio scorso, dopo il rigore sbagliato all’ultimo minuto da Henry del Verona a San Siro si era sfogato. Insieme a Dimarco gli aveva esultato con arroganza in faccia.
