Roma, Mourinho esonerato: le 10 frasi entrate nel cuore dei tifosi

Roma, José Mourinho esonerato: quali sono le 10 frasi che i tifosi giallorossi difficilmente potranno mai dimenticare 

Come un fulmine a ciel sereno, nella mattinata di martedì 16 gennaio, è arrivata la notizia che nessuno si aspettava: l’esonero di José Mourinho da allenatore della Roma. Anche perché, giorni prima, la sua posizione non era considerata a rischio (nonostante arrivasse da risultati negativi come le sconfitte contro Lazio e Milan).

Le 10 frasi dello 'Special One'
Le dieci frasi che i tifosi della Roma non potranno mai dimenticare (Foto LaPresse) Cityrumors.it

Al suo posto è stato chiamato come traghettatore uno che conosce fin troppo bene l’ambiente, visto che ci ha giocato per ben 20 anni, come Daniele De Rossi alla sua prima esperienza in Serie A come tecnico. Una decisione, quella di allontanare lo ‘Special One’, che ha diviso la Capitale. Ovviamente quella giallorossa. Da una parte (anche se piccola) c’è chi approva questa decisione dei Friedkin.

Dall’altra, invece, non sono assolutamente d’accordo e lo hanno fatto capire con contestazioni a Trigoria con tanto di volantini contro il duo proprietario americano della società. I tifosi ringraziano lo ‘Special One‘ per quanto ha fatto in questi due anno e mezzo. Due finali europee conquistate ed una vittoria (Conference League in quel di Tirana). Non potranno mai dimenticare, invece, le dieci frasi entrate nel cuore dei sostenitori giallorossi.

Roma, le dieci frasi di Mourinho che i tifosi non dimenticheranno mai

1- Subito dopo la vittoria ottenuta in campionato, nell’insidiosa trasferta di Bergamo, contro l’Atalanta in conferenza stampa ha rivelato: “Ogni giorno ci ricordavano che da 19 mesi la Roma non vinceva con una big: ora è da 22 minuti e mezzo”.

2- Il giorno della sua presentazione, come nuovo allenatore, della Roma rivelò: “Nulla viene dal nulla e nulla ritorna dal nulla“. Non una frase a caso visto che aveva citato l’effigie della statua dell’imperatore Marco Aurelio (a piazza del Campidoglio).

3- In conferenza stampa: “Non voglio tempo. Io non voglio troppa tranquillità, non voglio troppo tempo: è contro la mia natura. Se il tempo significa finire settimi o ottavi, non lo voglio. Io voglio accelerare il processo, se possibile”.

4- Due giorni dopo la pesante sconfitta rimediata in Norvegia contro il Bodo/Glimt per 6-1 esordì in conferenza stampa con queste parole: “ Se voglio più giocatori? Sì, proprio come tutti gli altri allenatori. Mourinho non è uno st****o. Mourinho ha grande rispetto dei Friedkin e di Tiago Pinto. Ha accettato questo lavoro proprio perché capisce la situazione. Un risultato così succede una volta nella vita. Ma l’unico responsabile sono io”.

5- Subito dopo il match di campionato tra Monza-Roma si scagliò contro il direttore di gara Daniele Chiffi: “Abbiamo giocato con il peggior arbitro mai trovato nella mia carriera e ne ho trovati tanti scarsi“.

Le 10 frasi dello 'Special One'
Le dieci frasi che i tifosi della Roma non potranno mai dimenticare (Foto LaPresse) Cityrumors.it

6- Prima del match di Serie A, in trasferta, contro il Sassuolo si scagliò contro l’arbitro Marcenaro: “Sono sicuro che con lui Mancini prenderà un giallo al decimo minuto e sarà costretto a saltare la prossima gara per squalifica. Non ha stabilità emozionale adatta per questa gara“.

7- In conferenza stampa, alla vigilia del match contro il Sassuolo, puntò Domenico Berardi: “Prende falli, gialli, rigori inesistenti. Così è troppo: io lo amo, ma allo stesso tempo lo odio. Se fosse un mio giocatore avrebbe un problema con me con quell’atteggiamento“.

8- Dopo l’ultimo derby perso contro la Lazio, in Coppa Italia, dinanzi alle telecamere disse: “Sempre doloroso quando si perde, col derby lo è ancora di più. Perdiamo per un rigore da calcio moderno, non dirò se c’era o meno, ma è un rigore da Var“.

9- Sui problemi in trasferta “C’è gente alla quale piace il conforto di casa, che quando esce gli manca la mamma, il papà o la nonna che gli fa il dolce”.

10- In conclusione quando stuzzicò il suo collega Maurizio Sarri: “Magari la differenza tra un allenatore che ha vinto 26 titoli e uno che ne ha vinti pochi è il modo di pensare che tutte le partite sono importanti e non esistono amichevoli“.

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