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Sport

Scaloni, la maglia della finale e l’inaspettato regalo del tifoso

L’aneddoto incredibile dietro la fine dell’ultimo Mondiale vinto dall’Argentina: un tifoso speciale ha mantenuto la sua promessa

La vittoria del Mondiale dell’Argentina ha dato una gioia immensa a tantissimi tifosi. La vittoria finale al cardiopalma contro la Francia di Mbappé ha dato vita a momenti indimenticabili che rimarranno nella storia dello sport e nella mente di tantissimi argentini. Uno di questi è il protagonista di una vicenda molto particolare. Si tratta di Tomás Calvo, alias El Chispa. Grande amico di Germán Pezzella, si trovava sugli spalti dello Stadio 974 nel giorno della partita contro la Polonia. Proprio lui indossava una maglia dell’Albiceleste con il numero 18 e il nome di Scaloni sul retro, la stessa che vestiva proprio il ct quando è diventato campione del mondo under 20 in Malesia nel 1997.

Scaloni con la Coppa del Mondo (Ansa) – Cityrumors.it

Si tratta di un simbolo, di una reliquia storica. Non aveva intenzione di separarsi da lei, ma più la Nazionale avanzava nel torneo, e più il suo entusiasmo l’ha portato a fare una promessa folle: “Se diventiamo campioni del mondo, darò la maglia a Scaloni”. E così è stato. Infatti, una volta terminata la finale, e dopo la premiazione, è sceso sul campo da gioco per andare dal commissario tecnico. “Quando gli ho detto che volevo dargli la maglia, non poteva crederci. Era pazzesco, non voleva che io gliela dessi. ‘No, no, è tuo’, mi ha detto. Ha un’umiltà incredibile”, ha riferito e svelato il retroscena all’interno di un’intervista.

La vicenda

Alla fine Scaloni ha accettato, e infatti ha alzato la Coppa del Mondo proprio con quella maglia che portava il suo nome. Lo scambio, però, è stato equo: l’allenatore ha regalato al ragazzo la sua polo con cui ha diretto tutta la finale, una delle partite più belle e incredibili della storia. Quattro anni prima il ragazzo era stato presente anche in Russia, per il Mondiale 2018, quando l’ex giocatore della Lazio, tra le altre, era solo uno degli assistenti sul campo di Jorge Sampaoli. Si era rammaricato ed era molto deluso per la sconfitta per 4-3 contro la Francia in quell’occasione.

L’Argentina durante la finale del Mondiale contro la Francia (Ansa) – Cityrumors.it

Niente è stato perduto, però. Perché grazie a quel ‘fallimento’, la Nazionale argentina ha tenuto Scaloni in panchina, ottenendo la terza stella sul suo stemma dopo l’ultima vinta nel 1986 grazie a Diego Armando Maradona. Senza quella grandissima delusione in Russia, molto probabilmente non avremmo potuto assistere a questo episodio, e la storia del calcio ora sarebbe ben diversa.

Marco Ercole

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