Dopo Fagioli, Tonali e Zaniolo, ci sarebbe un altro giocatore coinvolto nel giro delle scommesse clandestine. Fabrizio Corona annuncia novità
“Alle 14:00 il quarto nome coinvolto nel caso scommesse: è un giocatore della serie A! Secondo voi chi potrebbe essere ?”. Questo il post lanciato da Dillinger News, il sito internet che ha già raccolto le indiscrezioni di Fabrizio Corona e che hanno portato al coinvolgimento di Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo. I due calciatori, tirati in ballo ieri dall’ex re dei paparazzi, sono stati ascoltati dagli agenti di Polizia a Coverciano (dove si stavano allenando con la Nazionale di Spalletti) ed hanno lasciato il ritiro azzurro.
Ma l’inchiesta non si ferma. Fabrizio Corona attraverso i suoi profili social ha svelato di avere un altro nome di un calciatore coinvolti nell’inchiesta e che si tratterebbe di un giocatore che milita in serie A. Particolare ribadito anche dal profilo Instagram di Dillinger News. E’ partito un nuovo countdown, per capire di chi si tratta. E’ stata pubblicata una foto (oscurata) dalla quale si percepisce solo una piccola parte del profilo del calciatore in questione. Il contorno e i colori della maglia fanno pensare ad un altro giocatore della Roma.
Molti i commenti degli utenti, che provano a sbilanciarsi sul possibile nuovo nome. Ma cosa rischiano i giocatori coinvolti. Dal punto di vista giudiziario, va compresa meglio l’indagine condotta dalla Procura di Torino: il gioco d’azzardo illegale è punito con una semplice sanzione, ma l’estremo riserbo con cui procedono gli inquirenti fa supporre che possano esserci radici più profonde e l’inchiesta si allarghi. Discorso inverso invece sul fronte sportivo. La Procura federale sta svolgendo le indagini per capire se ci siano state violazioni dell’articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva: “Ai tesserati delle società del settore professionistico è fatto divieto di effettuare o accettare scommesse… che abbiano ad oggetto… incontri ufficiali organizzati da Figc, Fifa e Uefa“, si legge nel comma 1.
Nel comma 3, invece, ci sono le sanzioni: “La violazione del divieto comporta la sanzione della inibizione o della squalifica non inferiore a 3 anni e dell’ammenda non inferiore ad euro 25mila“. Le norme quindi parlano di almeno 3 anni di squalifica in caso di accertata colpevolezza. Ma con delle possibili riduzioni legate a patteggiamento o collaborazione.
Con il patteggiamento pena dimezzata
L’avvocato Edoardo Chiacchio, esperto di diritto sportivo, avvisa. “Nel caso in cui un calciatore scommetta sulle gare del campionato in cui compete la sua squadra, può ricevere una pena non inferiore ai 3 anni e un’ammenda di 25 mila euro. Nel caso in cui il calciatore intenda patteggiare la pena, dopo la notizia della conclusione delle indagini da parte della procura, può essere ammesso al patteggiamento, in quel caso la squalifica sarebbe ridotta della metà. Si può patteggiare anche dopo il deferimento, ante causam, dunque prima che inizi il dibattimento: in questo caso si può godere di una riduzione del 30% della pena”.