I discorsi legati alla tecnologia nel calcio non sembrano volersi placare: l’ultima idea è arrivata direttamente dalla FA scozzese
Non si parla d’altro che dell’utilizzo del VAR. In Italia come all’estero, è sempre il tema più dibattuto e più difficile da sciogliere. L’ex amministratore delegato della FA scozzese Gordon Smith è stato uno dei primi promotori originali degli assistenti arbitrali video, ma crede che ancora “non funzioni”. Però, invece di abolirlo, l’ex centrocampista di Everton e Rangers ha proposto di modificarlo con un sistema di ‘challenge’ molto simile al tennis. Ha ricordato, tra l’altro, di aver già fatto presente una soluzione del genere all’organo di governo della FIFA nel 2009.
“Sono sempre stato totalmente a favore del VAR”, ha detto alla BBC Radio Scotland. “Non è una bella cosa se fai parte di una squadra che può magari qualificarsi per un Mondiale o vincere una coppa e una scelta arbitrale, a cui ti potresti appellare, ti toglie qualcosa che aspettavi da tutta la carriera. Il VAR utilizzato in questo modo non credo che sia corretto”. Smith ha rivelato che tutto ciò la ritiene una gravissima ingiustizia nel mondo del calcio. “Era il 2009 quando l’ho proposto per la prima volta”, ha detto a Sportsound. “Ero nel comitato calcistico della Fifa e fu subito dopo che la Francia si era qualificata per la Coppa del Mondo dopo un gol segnato contro la Repubblica d’Irlanda da Thierry Henry che prese la palla con la mano”.
La situazione
“L’Irlanda è uscita dalla Coppa del Mondo per questo motivo. Quello che ho detto durante l’incontro è stato che c’erano milioni di persone che guardavano la partita in TV sapendo che quel gol sarebbe dovuto essere annullato e che l’arbitro non aveva visto nulla. Ho quindi proposto che possano esaminarlo e prendere una decisione corretta in merito. Quello che inizialmente avevo detto era che l’area tecnica di ogni club avesse due ricorsi per partita in base a quando vogliono che il VAR vada a controllare”. Smith ritiene che spetterà alla panchina della squadra alzare una bandiera agli arbitri nel caso in cui credano che un episodio debba essere rivisto allo schermo.
“Come nel tennis, se la loro richiesta è corretta, allora mantengono il loro due ‘challenge'”, ha detto. “Ciò ridurrebbe il numero di eventi sfavorevoli. Molte aree tecniche, tra l’altro, dispongono già di schermi dove è possibile guardare i replay.” Il manager del Clyde (Scottish League Two) Ian McCall ha ritenuto che la proposta dell’ex calciatore “ha senso”, ma ha ammesso anche di essere più favorevole a porre fine completamente all’uso del VAR. “Penso solo che sia un altro modo per rallentare e complicare una partita”, ha affermato.