A Cityrumors.it l’ex campione che commenta l’ennesima caduta del numero uno del mondo costretto a saltare Parigi per una tonsillite
Una doccia fredda per l’Italia intera. Jannik Sinner non parteciperà ai giochi olimpici di Parigi, una disdetta per la nazionale olimpica di tennis, ma anche per lo sport azzurro che dovrà fare a meno del numero uno al mondo.
Quello del tennista italiano sembra un calvario questo 2024, nonostante sia iniziato nel migliore dei modi con la vittoria negli Australian Open e un cammino che l’ha portato fino alla vetta della classifica Atp, ma se si va a vedere bene da aprile le condizioni fisiche di Sinner non hanno avuto miglioramenti significativi e decisivi.
A pensarla in questo modo anche è Paolo Bertolucci, ex campione di tennis e opinionista e commentatore tecnico di Sky che a Cityrumors.it spiega la sua delusione: “Un vero peccato non poter vedere un campione come Sinner ai giochi olimpici, una disdetta dal nostro punto di vista perché tra maschile e femminile eravamo la squadra più forte del mondo, saremmo andati sicuramente a medaglia”.
Un’amarezza grande per Paolo Bertolucci, anche perché aveva appreso da poco la notizia che l’italiano non avrebbe partecipato ai giochi di Parigi: “Mi è molto dispiaciuto perché oltre ad essere un appassionato di tennis, ovviamente, sono anche un appassionato di giochi olimpici e con lui saremmo andati sicuramente a medaglia, senza la vedo difficile”.
Ecco chi sarà il sostituto di Sinner: il regolamento parla chiaro
Il forfait di Jannik Sinner ha spiazzato tutti, anche chi doveva andare a Parigi sapendo che era in coppia con lui nel doppio, come Musetti che adesso diventerà automaticamente la testa di serie numero uno azzurra. “Musetti è bravo, sta facendo un ottimo tennis e un 2024 coi fiocchi, sono rimasto davvero sbalordito di vederlo giocare in questo modo così bello e di gran qualità, ma a Parigi non c’è l’erba, bensì la terra rossa e questo cambia tutto…“, secondo Bertolucci.
L’ex campione e opinionista Sky spiega le sue quotazioni: “Musetti sulla terra rossa fatica di più che sull’erba, ma si sa questo, anche se non è detto che non possa sorprendere e fare una grande olimpiade, io me lo auguro davvero da italiano e da appassionato di tennis e giochi, ma è anche vero che ci sono Alcaraz e Djokovic che sono di un altro pianeta sulla terra rossa. Poi c’è Zverev, la vedo complicata, mentre con la Paolini ci mettiamo davanti al divano coi popcorn e con un filo più di tranquillità, sperando che anche Musetti faccia altrettanto“.
Al posto di Jannik Sinner ci sarà Andrea Vavassori, classe 1995 di Torino, finalista slam in doppio a Melbourne e Parigi. Lui sì e non Berrettini o Sonego o Flavio Cobolli. Il regolamento è abbastanza chiaro. Ogni nazionale poteva sostituire un giocatore fino alla mezzanotte del 19 luglio, l’ultimo giorno utile.
E se così fosse stato, la federazione l’avrebbe potuto cambiare con il giocatore con la classifica migliore al momento dell’entry list olimpica, ma così non è andata se fosse stato fatto tutto in tempo a quel punto sarebbe toccato a Flavio Cobolli.
