Una vittoria importante e storica per Jannik che ha battuto in tre set Draper, ma rischiando parecchio soprattutto dal punto di vista fisico
Stremato ma felice. E un filo preoccupato. E’ tutto questo Jannik Sinner che, per la prima volta in carriera ha raggiunto la finale degli Us Open dopo quella centrata in Australia. E’ la seconda finale di uno slam.
E’ la prima volta che un italiano riesce ad arrivare alla finale degli Us Open, non ci era mai riuscito nessuno. Solo Matteo Berrettini nel 2019 era stato il primo italiano ad arrivare fino in semifinale, ma fu sconfitto da Nadal, uno degli ultimi atti convincenti prima del declino fisico.
E così la testa di serie numero uno Jannik Sinner è riuscito in questa impresa, battendo Jack Draper col risultato di 7-5 7-6 6-2, un risultato che gli ha permesso di raggiungere la finale degli US Open tanto agognata e inseguita dopo un periodo davvero duro e difficile per l’italiano, soprattutto per la vicenda relativa al dopingo che più di qualche ombra ancora se la porta dietro, ma solo per le invidie di qualche suo collega che mai l’ha digerito del tutto. Ma Jannik da questo punto di vista non deve avere alcun problema anche perché il percorso scientifico ha dimostrato senza alcun dubbio come sono andate le cose.
Ma all’Arthur Ashe Stadium non è stato tutto rose e fiori. Già perché Jannik durante il secondo e combattuto secondo set ha riportato un infortunio al polso sinistro, quando è caduto durante uno scambi feroce con Draper. Ma si è alzato subito e si è ripreso immediatamente.
E’ stata una partita non tanto dura per la gara in sé, quanto per il clima e la pesante umidità che c’era, tanto che entrambi i tennisti hanno dovuto fare ricorso ai ventilatori a bordo campo durante le pause, con Draper che ha perfino vomitato tre volte nel secondo set perché lottava contro il caldo e l’umidità.
E’ stata durissima, una battaglia in tutti i sensi che Sinner ha portato a casa con grande sicurezza e disinvoltura, anche tecnica. Il polso, lì per lì, non dava fastidio, ma pare che si sia un po’ gonfiato, tanto che Sinner ha dovuto mettere del ghiaccio subito dopo la gara. Lui ha minimizzato, come al suo solito, ma qualche problemino c’è. Insomma non è proprio al cento per cento.
Alla fine della gara i due si sentivano quasi liberati perché stavano soffrendo per le condizioni del clima, con un caldo e un’umidità che non si erano mai registrate fino a qualche momento in condizioni così critiche.
Alla fine Sinner affronterà l’americano Fritz che ha avuto la meglio su Tiafoe in cinque set. Tra i due è senza dubbio l’avversario più ostico che poteva capitare, soprattutto per il suo gioco quasi ostruzionistico e la sua verve fisica che, viste le condizioni di Sinner, potrebbe essere il problema in più. Frtiz non è bello da vedere, ma è uno che non molla mai, in ogni scambio.
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