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Sport

Stop alla partita: torna il razzismo nel calcio

Un gravissimo episodio di discriminazione razziale è accaduta durante la partita del campionato di serie A che ha portato alla denuncia da parte del calciatore 

Ennesimo caso di razzismo su un campo di calcio, anzi ennesimo caso di discriminazione razziale che accade in questa stagione in uno stadio spagnolo. Il difensore del Barcellona Alejandro Balde si è molto lamentato, prima con il direttore di gara e poi con un duro sfogo sui social a fine partita, per degli insulti razzisti rivoltigli dai tifosi del Getafe dagli spalti dello stadio ‘Coliseum’ durante il match tra le due squadre finito 1-1.

Stop alla partita: torna il razzismo nel calcio – Cityrumors.it – Ansa foto

Nel giugno scorso c’era stata infatti la prima storica sentenza contro il razzismo in Spagna. Furono condannati a otto mesi di carcere(oltre al divieto di poter entrare negli stadi per due anni) i tre tifosi che insultarono ripetutamente con cori e offese di stampo razzista il calciatore brasiliano Vinicius, durante Valencia-Real Madrid del 21 maggio 2023.

L’ombra del razzismo in Spagna

E’ solo l’ultimo dei casi che in questi ultimi anni si sono consumati purtroppo nella Liga spagnola. Nel 2005, bersaglio di insulti razzisti, fu la punta del Barcellona Samuel Eto’o. Durante il match con il Real Zaragoza, i tifosi avversari simularono versi di scimmia e si scagliarono con diversi cori offensivi verso il calciatore. Qualche anno dopo fu la volta di Dani Alves, ancora con la maglia del Barcellona che nella partita tra Barcellona e Villarreal, quando dagli spalti un tifoso lanciò una banana, prima che battesse il calcio d’angolo, lui sbucciò e mangiò con indifferenza.

Nel campionato scorso toccò al campione brasiliano del Real Vinicius jr bersagliato da alcuni insulti razzisti mirati al colore della pelle, oltre a offese di natura omofoba. Per non parlare delle polemiche scaturite dopo il clasico tra Barcellona e Real Madrid per le rivendicazioni fatte a fine partita da Raphina e Lamine Yamal. L’ultimo ad essere stato vittima di insulti razzisti è Alejandro Balde, terzino sinistro del Barcellona: è stato lui stesso a denunciare quanto sentito da parte di alcuni tifosi del Getafe durante il match tra la squadra di casa e il Barcellona.

Un fenomeno da estirpare

Alejandro Balde, giovane talento del Barcellona, non si è tirato indietro nel denunciare l’episodio e ha espresso il suo forte disappunto riguardo agli episodi di razzismo che continuano a verificarsi nel mondo del calcio. Nessuno spazio per il razzismo, nella vita e nel calcio. Dobbiamo combattere contro queste scene”, ha affermato il calciatore, sottolineando la necessità di una lotta incessante contro queste ingiustizie.

Un fenomeno da estirpare – Cityrumors.it – Ansa foto

Balde ha commentato che è una vergogna che simili episodi accadano ancora nel 2025, evidenziando l’urgenza di un cambiamento culturale. Il giovane talento della cantera del Barca, non ha esitato ad andare in conferenza stampa e ribadire davanti ai microfoni di aver subito nel corso della gara non un caso isolato, ma diversi insulti di stampo razzista e di averlo denunciato all’arbitro già nel corso del primo tempo. “Ho ricevuto insulti razzisti. Era il primo tempo e quando è finito l’ho fatto presente all’arbitro, che ha attivato il protocollo. È risuccesso nel secondo tempo e siamo andati avanti lo stesso”, ha raccontato il ragazzo. Una vera e propria presa di posizione che deve rappresentare un esempio per molti giovani atleti che guardano a lui come modello.

Mauro Simoncelli

Romano di nascita, giornalista, scrittore, appassionato di sport e non solo. Mi piace informarmi e informare su tutto ciò che accade intorno a noi. Da sempre collaboro con giornali e tv e mi arricchisco attraverso il contatto quotidiano della radio. Oggi scelgo l’informazione quotidiana a tutto campo con passione e determinazione.

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