Il più grande evento sportivo del pianeta si avvicina e, nella notte italiana tra domenica e lunedì, verrà assegnato il titolo NFL nella finalissima di Las Vegas
Due squadre si affronteranno l’11 febbraio 2024 per il Super Bowl, da una parte i Kansas City Chiefs campioni in carica, dall’altra i San Francisco 49ers, per una finale che per i calciatori vale un posto nella leggenda del football americano targato USA, per gli inserzionisti la più vasta platea a disposizione per pubblicizzare un loro prodotto.
L’anno scorso, circa 200 milioni di persone si sono sintonizzate per l’evento, con uno share che ha superato i 110 milioni di persone, in pratica un terzo della popolazione americana ha visto la partita che assegna il titolo nella NFL. Questo spiega perché gli inserzionisti hanno già raccolto tutto l’inventario del giorno della partita, praticamente esaurendo gli spot settimane prima.
Per noi che amiamo il calcio gli eventi che catalizzano la nostra massima attenzione possono essere la finale della Coppa del Mondo per nazioni e la finalissima della Champions League per le squadre di club. Negli Stati Uniti, anche se il soccer ha compiuto passi da gigante, tanto da organizzare per la seconda volta nel 2026 un mondiale, non esiste sport più seguito del football americano della NFL e quando arriva il Super Bowl, ovvero la gara che assegna il titolo, si ferma tutta l’America. Il Super Bowl, infatti, ogni anno è l’evento più seguito del pianeta, un vero e proprio show che per quasi quattro ore catalizza l’attenzione di oltre cento milioni di persone, senza considerare tutti gli altri paesi collegati che trasmettono il grande vento in diretta in ogni parte del globo. L’11 febbraio prossimo, all’Allegiant Stadium di Las Vegas, si terrà la 58esima edizione della finale della National Football League: da una parte i San Francisco 49ers, dall’altra i Kansas City Chiefs. L’attesa è enorme e i network che si sono aggiudicati l’esclusiva della trasmissione sono certi di battere il record di ascolto di tutti i tempi, cioè i 115 milioni di telespettatori dello scorso.
Uno share del 70%, con oltre 110 milioni di telespettatori, rappresenta la più vasta platea a disposizione di qualsiasi azienda inserzionista. Un’occasione unica e irripetibile che si presenta durante l’anno alle società, per raggiungere nuovi business e nuovi clienti, che infatti arrivano a realizzare degli spot ad hoc per l’evento con la partecipazioni di attori e atleti molto affermati. Sappiamo già ad esempio che Arnold Schwarzenegger sarà il protagonista di una pubblicità State Farm, che Kris Kardashian farà da testimonial agli Oreo e che Jenna Ortega comparirà nello spot dei Doritos. Così come la morte improvvisa dell’attore Carl Weathers, che aveva interpretato Apollo Creed nella saga di Rocky, era stato assoldato da una nota azienda di gioco d’azzardo, che ha ovviamente già comunicato che gli spot preparati verranno per forza di cose modificati. Insomma, una vera e propria battaglia a colpi di “commercial” che si combatte sullo schermo, tra un’ azione e l’altra della partita più attesa dell’anno. Ecco perchè tutto questo rende il Super Bowl il più ambito dei veicoli pubblicitari e la richiesta è talmente alta che anche quest’anno, per l’edizione 2024, il prezzo di uno spazio pubblicitario di 30 secondi è arrivato a circa sette milioni di dollari. Un break può durare tra i 3 e 4 minuti per le 3 ore di partita. Il calcolo è presto fatto, una cifra iperbolica che gira intorno a una semplice partita di football.
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