Il celebre impianto al coperto della città della Louisiana sarà teatro del Super Bowl LIX tra Kansas City Chiefs e Philadelphia Eagles, ma custodisce una storia che va oltre lo sport
Gli Stati Uniti, e non solo, si fermeranno per assistere all’evento più atteso dell’anno sportivo americano che avrà luogo nella cornice del Caesars Superdome di New Orleans, in Louisiana, dove si confrontano i Kansas City Chiefs campioni in carica e i Philadelphia Eagles in una sfida remake del Superbowl 2023, in quella occasione vinto dai Kansas.
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Il nome Katrina rimarrà per sempre legato al terrificante uragano che investì l’importante metropoli della Louisiana, sepolta dall’acqua quasi come una moderna Atlantide alla fine di agosto del 2005. Gli eventi catastrofici si realizzarono molto velocemente e quasi non lasciarono il tempo agli americani di capire cosa stesse realmente succedendo. Il passaggio del terribile uragano sul suolo americano causò nel complesso 1836 morti certe, di cui la maggior parte, 1577, nello stato su cui sorge New Orleans, la Louisiana, il che fa di questo uragano uno dei più letali di sempre nella storia degli Stati Uniti.
La festa dello sport americano
Tutto è pronto negli Stati Uniti per uno degli eventi più attesi da milioni di appassionati. Nella notte italiana tra domenica e lunedi prossimo i Kansas City Chiefs, campioni in carica, e i Philadelphia Eagles si sfideranno all’interno del Ceasar Superdome di New Orleans per l’edizione numero 59 del Superbowl.
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Per la prima volta un Presidente degli Stati Uniti in carica, Donald Trump, sarà presente tra le personalità e le celebrità che nell’immenso stadio coperto assisteranno all’evento sportivo più atteso negli Usa e le autorità si aspettano oltre 100.000 visitatori in città per la partita. Il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale ha assegnato un rating di valutazione degli eventi speciali di livello 1, il livello più alto di classificazione del rischio per la sicurezza pubblica. Ma l’attesa sarà soprattutto tanta per sapere chi alzerà l’ambito Vince Lombardi Trophy al termine della partita, ma anche per l’esibizione di Cedric Lamar che animerà il consueto all’Halftime show.
Lo stadio dell’uragano
Sono passati venti anni, ma nessuno negli Stati Uniti e soprattutto gli abitanti di New Orleans ha dimenticato il passaggio dell’uragano Katrina, il più devastante mai apparso da queste parti, specialmente per l’impatto che ha avuto sul territorio dopo il passaggio sul Golfo del Messico, dove si trovò a scorrere su acque molto calde, raccogliendo così proprio dal mare enormi quantità di energia e umidità che gli consentirono di divenire velocemente una tempesta di incredibile violenza.
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Quell’onda di marea alta quasi 10 metri, spinta dai furiosi venti, rovesciò su New Orleans, in parte costruita al di sotto del livello del mare, un’enorme quantità d’acqua. Gli argini che la proteggevano si ruppero in ben 53 punti e l’acqua impetuosa invase circa l’80% della città, seminando morte e distruzione in tutta l’area metropolitana. Quasi 2000 morti e una città distrutta con milioni di rifugiati.
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E qui entra in scena il maestoso stadio coperto della città della Lousiana. Il Superdome infatti custodisce una delle storie più tristi, ma allo stesso tempo di solidarietà, per un evento emotivo che trascende lo sport. La casa dei New Orleans Saints infatti, anche se ferita, con il tetto in parte scoperchiato dalla furia dell’uragano, servì da rifugio a migliaia di persone per quello che resta uno dei più grandi disastri naturali degli ultimi decenni. In quelle settimane terribili l’enorme stadio fungeva da rifugio per le persone che diventavano senzatetto e dovevano recarsi in un luogo di emergenza per vivere. Oggi è stato completamente ristrutturato e si presenta ancora più grande, più bello e funzionale, pronto per ospitare la grande festa dello sport americano.