Il giocatore altoatesino, dopo una battaglia travolgente per due set a uno con il serbo Novak Djokovic, vince, lo supera e segna una nuova pagina di storia del tennis italiano
Ci sono momenti nello sport che non si possono raccontare, situazioni che viviamo in apnea mentre ci rendiamo conto di assistere a qualcosa che rimarrà nella storia, ma fatichiamo a metabolizzare perchè, quei momenti, si susseguono uno dietro l’altro così come le emozioni. Poi quando tutto finisce, quando l’ultimo punto viene assegnato, capiamo di aver appena assistito a un passaggio di consegne, all’inizio di una nuova era.
Al termine della partita più bella dell’anno, a tre ore di adrenalina pura giocata rasentando la perfezione da parte di entrambi i contendenti, Jannik Sinner ha avuto ragione per la prima volta in carriera della leggenda del tennis attuale, Novak Djiokovic, in un match che ha letteralmente fatto impazzire il pubblico del PalaAlpitour di Torino, dove si stanno giocando le Atp Finals 2023, ma anche tutti i telespettatori incollati per tre ore davanti alla tv per un’ inedita serata televisiva.
Ecco il nuovo eroe
7-5, 6-7(5), 7-6 (2) per più di tre ore di gioco. Questo il punteggio finale di una delle più belle partite giocate negli ultimi anni e che, mai come questa volta, potrebbe aver schiuso del tutto quel bozzolo di campione che diventato farfalla può soltanto continuare a volare alto nel cielo dei campioni assoluti del tennis moderno. Jannik Sinner era un predestinato e lo sapevamo, ma mancava sempre un qualcosa per convincere del tutto gli appassionati di tennis italiani che poteva davvero diventare colui capace di riscrivere la storia del nostro tennis. Noi che a 50 anni di distanza ancora ci emozioniamo al ricordo dei 4 moschettieri azzurri capaci di vincere la Coppa Davis nel lontano 1976, e ogni volta che è apparso nel circuito un italiano in grado di passare più di qualche turno nei grandi tornei dello Slam gridavamo immediatamente al nuovo campione.
Con Sinner è diverso, con Sinner abbiamo avuto pazienza, perchè è un italiano atipico, che esulta poco, parla poco, ma quando parla ti spiazza con una maturità che va oltre i 22 anni, che quando vince non si lascia andare a esultanze scomposte, che non spacca le racchette e che non litiga con avversari o giudici di sedia, ecco perchè ci abbiamo creduto e lo abbiamo aspettato. E lo abbiamo visto crescere e maturare. Perchè abbiamo visto l’enorme crescita non solo mentale, ma anche tecnica in alcuni colpi e sappiamo che può addirittura migliorare in altri fondamentali. E ieri è davvero esploso e noi con lui.
Il Tomba del tennis
Più di 3 milioni di telespettatori tra Rai e Sky con oltre il 15% di share per una prima serata del tutto atipica finita otre mezzanotte. Eccolo l’Alberto Tomba del tennis italiano e, come il campionissimo emiliano è stato capace di trascinare nell’entusiasmo dei suoi successi anche chi non aveva mai neanche visto la neve dal vivo, anche l’altoatesino sta coinvolgendo e convincendo un popolo intero a entusiasmarsi per l’arrivo di un nuovo eroe. Sinner sta stracciando qualunque primato nella storia di questo sport in Italia, sta semplicemente riscrivendo il libro dei record. Con la vittoria contro Djokovic di ieri, nessun italiano aveva mai battuto due numeri uno nello stesso anno solare, prima del serbo era toccato ad Alcaraz inchinarsi al tennista italiano quando era lo spagnolo in testa alla classifica Atp.
Se poi pensiamo che soltanto in altre 8 occasioni un italiano aveva vinto contro il numero uno del ranking mondiale, lui ci è già riuscito due volte! Nessun nostro tennista, inoltre, aveva vinto più di due partite delle Finals e in due diverse edizioni. È la migliore stagione per un tennista italiano: nessun azzurro aveva mai vinto così tanto in una singola annata. Jannik è a quota 59 successi quest’anno, traguardo raggiunto nel segno della crescita, ma anche della continuità: l’altoatesino ha vinto almeno 45 partite nelle ultime tre stagioni, anche in questo caso un primato nel tennis italiano. Mettetevi comodi, eccolo il nuovo eroe dello sport italiano.