Il parente del velocista, anche manager, ha provato a indagare sull’oro olimpico perché non si fidava dei risultati a sfavore di Filippo
Una storia assurda. Nello sport ne sono successe di cose, anche di storie strane e un po’ strampalate, ma come questa è difficile. Il fratello-manager di un campione che in gran segreto, pare anche col fratello stesso, si mette a indagare sul rivale per cercare di scoprire se bara o meno. E’ questa la verità.

La realtà, ovvero la nuda cronaca dei fatti che stanno emergendo in queste ore grazie allo scoop del Fatto Quotidiano, dice che Gabriele Tortu, fratello del velocista Filippo, si sarebbe rivolto alla famosa agenzia milanese di spioni ed ex spie che si chiama Equalize, già al centro di note inchieste giudiziarie per dossieraggi illegali su commissione, per provare a capire cosa stesse facendo Marcell Jacobs.
Le sue intenzioni, quelle di Gabriele Tortu, era cercare di avere informazioni sulle analisi del sangue dell’atleta, probabilmente per provare a vedere se aveva problemi di positività o meno al doping, almeno queste sembrano le prime ipotesi, con Equalize che avrebbe anche ottenuto l’intrusione sul cellulare del campione. Forse il fratello di Tortu non si capacitava del fatto che Jacobs fosse più forte e veloce del parente. Ad ogni modo, Gabriele Tortu ora è indagato dalla procura di Milano per concorso in intercettazioni abusive e anche la Federazione italiana di atletica leggera è pronta ad aprire un fascicolo.
Tutti contro il fratello-manager. Filippo non ne sapeva nulla, Marcell ci crede
Per realizzare lo spionaggio, la Equalize affida l’indagine al super poliziotto Carmine Gallo e ai vertici della banda degli investigatori privati. E’ proprio lui a parlarne ai magistrati ed è per questo che tutto viene fuori. E chissà quanti altri dossier verranno scoperti da qui a breve, magari che coinvolgono altri personaggi dello sport o magari dello spettacolo.
Il dossier illegale si concentra su Jacobs ma anche sulle comunicazioni tra il campione e il suo staff come il manager Marcello Magnani, l’allenatore Paolo Camossi e il nutrizionista Giacomo Spazzini. E quello che più stupisce sono le date dei dossier, ovvero il periodo delle Olimpiadi di Tokyio 2021 (23 luglio-8 agosto) dove Marcell Jacobs conquista due ori, una insieme proprio a Filippo Tortu nella staffetta. Un giorno che tutti gli italiani ricordano bene come l’abbraccio caloroso che ci fu tra i due.

Quello che si viene a sapere è che Jacobs non ha nulla a che fare col doping, con il Pm titolare dell’inchiesta Francesco De Tommasi che va avanti e pensa di trovare altro. Il presidente Fidal, Stefano Mei è convinto che tutto verrà chiarito e sistemato.
“Confido che i fatti siano chiariti al più presto e che il mio nome non sia associato a eventi da cui sono totalmente estraneo», aveva detto lo stesso Filippo. La replica di Marcell Jacobs: “Credo a Filippo quando dice di essere estraneo alla vicenda che coinvolge il fratello. Detto questo, che qualcuno abbia potuto spiare i miei cellulari mi rattrista e mi preoccupa. E dal presidente della Fidal mi sarei almeno aspettato solidarietà, in attesa che la procura completi le indagini».